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Banca Ifis: l'utile del 2022 sale a 141,1 milioni di euro (+40,3%)

- di: Daniele Minuti
 
Banca Ifis: l'utile del 2022 sale a 141,1 milioni di euro (+40,3%)
Banca Ifis ha chiuso il 2022 con un utile netto di pertinenza pari a 141,1 milioni di euro, risultato in crescita di 40,3 punti percentuali rispetto al 2021. Al netto della PPA, l'utile netto dello scorso anno rappresenta il record storico per l'Istituto, che ha raggiunto con un anno di anticipo il target fissato dal Piano Industriale al 2023.

Banca Ifis: l'utile del 2022 sale a 141,1 milioni di euro (+40,3%)

Il margine di intermediazione arriva a 680,5 milioni di euro, in crescita del 13,4% grazie a maggiori ricavi nel Settore Commercial & Corporate Banking, pari a 318,4 milioni di euro (+12,7% su base annua), nel Settore NPL, dove arrivano a 284,3 milioni di euro (+10,4%) e nel Settore Governance & Servizi e Non Core, fino a 77,8 milioni di euro (+30,3%).

Il costo del credito raggiunge quota 77,5 milioni di euro, rimanendo in linea al valore del 2021, dato che include 21,7 milioni di euro di rettifiche sul portafoglio NPL per via del cambiamento normativo relativo all’innalzamento della soglia minima per il pignoramento delle pensioni.

La posizione di liquidità alla fine dell'anno supera 600 milioni di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 500%). Il CET1 è pari a 15,01% (15,44% al 31 dicembre 2021) e il TCR pari a 18,82% (19,63% lo scorso anno), calcolati includendo l'utile del 2022 e al netto del dividendo.

Il comunicato ufficiale specifica come il CdA abbia deliberato la proposta all'Assemblea degli Azionisti della distribuzione di un saldo del dividendo per l'esercizio 2022 pari a 0,40 euro (al lordo delle ritenute di legge). A novembre 2022 era già stato distribuito l'acconto sul dividendo per l'esercizio 2022, pari a 1 euro per azione. Il totale dei dividendi (a titolo di acconto e saldo) per l’esercizio 2022 ammonta, quindi, complessivamente a 1,40 euro per azione.


Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis (nella foto, insieme all'AD Frederik Geertman), ha commentato: "Questo risultato premia un percorso in cui abbiamo continuato a investire sulle nostre persone; un lavoro di team, che unito ai nuovi processi di Governance e alla sostenibilità, ci ha permesso di creare profitto, generando anche un impatto positivo per i territori e le comunità in cui operiamo".

Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, ha aggiunto: "Nel 2022 Banca Ifis ha registrato una forte crescita di tutti i principali indicatori economico-finanziari e industriali. Con un utile netto 2022 che si è attestato a 141,1 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto al 2021, la Banca ha superato, in anticipo di un anno, l’obiettivo di utile 2023 previsto nel Piano Industriale, pari a 137 milioni di euro. Si tratta di una performance che rappresenta il massimo storico per la nostra Banca3 guidata principalmente dall’andamento favorevole dei ricavi4. Questi risultati sono stati raggiunti nonostante un contesto macroeconomico caratterizzato da numerose incertezze rispetto allo scenario previsto dal Piano Industriale 2022-2024: la guerra in Ucraina con la conseguente instabilità geopolitica, la crescita del PIL inferiore alle attese, la crescita dell’inflazione e i cambiamenti normativi che hanno inciso sul business Npl e sul business di acquisto di crediti nei confronti della pubblica amministrazione, oltre alla modifica dei parametri del TLTRO attuati dalla BCE a novembre 2022. I risultati positivi ottenuti nel 2022 ci hanno spinto a rivedere a rialzo del 10% l’obiettivo di utile 2023, a 150 milioni di euro rispetto ai 137 milioni di euro stimati nel Piano Industriale 2022-2024. Un obiettivo che si basa sull’ipotesi di una modesta crescita del PIL, con un progressivo calo dell’inflazione e una evoluzione del costo del funding in linea con il consenso di mercato. Sostenuti dai risultati positivi ottenuti nel precedente esercizio e dalla solidità del nostro modello di business, continueremo a lavorare con determinazione alla realizzazione del nostro Piano Industriale".
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