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Clima: febbraio è stato il mese più caldo al mondo nei tempi moderni

- di: Redazione
 
Clima: febbraio è stato il mese più caldo al mondo nei tempi moderni
Il mese di febbraio è stato il più caldo del mondo nei tempi moderni, allungando a nove la serie di mesi che hanno toccato temperature record. Lo sostiene il servizio climatico dell’UE, secondo il quale in ogni mese, da giugno scorso, si sono verificati nuovi massimi di temperatura per il periodo dell’anno.
La superficie marina del mondo è al suo punto più caldo mai registrato, mentre il ghiaccio marino antartico ha nuovamente raggiunto livelli minimi estremi.

Clima: febbraio è stato il mese più caldo al mondo nei tempi moderni

Le temperature sono ancora aumentate dall’evento meteorologico El Niño nel Pacifico, ma il cambiamento climatico causato dall’uomo è di gran lunga il principale motore del caldo.
Secondo l’organismo delle Nazioni Unite per il clima, le concentrazioni di anidride carbonica sono al livello più alto da almeno due milioni di anni, e sono aumentate nuovamente a livelli quasi record nell’ultimo anno.
Per il Copernicus Climate Change Service dell’UE, questi gas riscaldanti hanno contribuito a rendere il febbraio 2024 più caldo di circa 1,77°C rispetto a quando gli esseri umani iniziassero a bruciare grandi quantità di combustibili fossili.
Ciò supera il record precedente, del 2016, di circa 0,12°C.

Queste temperature hanno visto un caldo particolarmente intenso colpire l’Australia occidentale, il sud-est asiatico, l’Africa meridionale e il Sud America.
Già nel 2015 a Parigi, quasi 200 Paesi hanno concordato di cercare di mantenere l’aumento del riscaldamento al di sotto di 1,5°C, per contribuire ad evitare alcuni dei peggiori impatti climatici.
Le registrazioni recenti non si sono limitate solo alle temperature dell’aria. Innumerevoli parametri climatici vanno ben oltre i livelli osservati nei tempi moderni.

Uno dei più notevoli è la temperatura della superficie del mare che ha raggiunto il massimo mai registrato nel febbraio 2024, con il 28 febbraio che ha mostrato 21,09°C.
I ricercatori tengono a sottolineare che la portata e l’entità del caldo oceanico non sono semplicemente una conseguenza dell’evento meteorologico naturale noto come El Niño.
Acque insolitamente calde potrebbero anche essere state un fattore determinante in un altro mese eccezionale per il ghiaccio marino antartico. Negli ultimi tre anni si sono verificate le tre estensioni minime più basse dell’era satellitare.
Fino al 2017, il ghiaccio marino antartico aveva sfidato le previsioni secondo cui si sarebbe ridotto, a differenza dell’Artico, dove la tendenza al ribasso è stata molto più chiara.
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