Confcommercio: "Dicembre 2022 positivo per la produzione industriale, segnale incoraggiante"

- di: Daniele Minuti

10/02/2023

La produzione industriale del nostro Paese ha visto un rialzo nel dicembre del 2022, mese che si è chiuso con un aumento del valore pari alll'1,6% rispetto a novembre e dello 0,1% sullo stesso mese dell’anno precedente. Sono questi i dati diffusi dall'Istat e analizzati da Confcommercio, che mostrano come per l’intero anno si stimi invece un aumento dello 0,5% rispetto al 2021.

Confcommercio: "Dicembre 2022 positivo per la produzione industriale"

La nota ufficiale dell'Istituto chiarisce: "Tra i principali raggruppamenti di industrie si rileva una dinamica positiva per i beni di consumo e per quelli strumentali, mentre sono in flessione i beni intermedi e l'energia. L'evoluzione in corso d'anno è stata caratterizzata da un calo congiunturale nel primo trimestre, seguito da un recupero nel secondo; due ulteriori flessioni hanno caratterizzato la seconda parte dell'anno".

L'Ufficio Studi di Confcommercio ha così commentato: "L’incremento dell’1,6% congiunturale registrato a dicembre dalla produzione industriale, dopo un trimestre di riduzione, è un segnale incoraggiante. Il rallentamento dell’attività economica potrebbe, infatti, risultare lievemente meno ampio rispetto a quanto atteso. Al di là di questa ‘ripresina’ dell’industria, da confermare nei prossimi mesi, permangono, comunque, le preoccupazioni sull’andamento dell’economia nella prima parte dell’anno. Le difficoltà delle famiglie derivanti dall’elevata inflazione non sono destinate ad esaurirsi nel breve periodo, nonostante gli importanti aiuti erogati alle fasce più deboli. E’ pertanto presumibile che il rallentamento della domanda, che già si osserva per i beni, possa nei prossimi mesi trasferirsi anche ai servizi facendo venir meno il contributo di una delle componenti fondamentali per la ripresa".

Tags: confcommercio, economia

Notizie dello stesso argomento

Trovati 71 record

Pagina

...

Economia e Finanza

23/06/2025

Eni cede il 20% di Plenitude ad Ares per 2 miliardi: rafforzata la strategia satellitare