Confcommercio: "L'inflazione sale e influenza l'indice sul disagio sociale"

- di: Daniele Minuti
 
L'inflazione continua a galoppare e con se si porta dietro effetti devastanti sul tessuto economico italiano, oltre che quello sociale. È questo che denuncia l'Ufficio Studi Confcommercio, spiegando che anche a luglio è salito l'indice del disagio sociale per un valore di 17,5, di un decimo di punto superiore rispetto a giugno.

Confcommercio: "L'inflazione sale e influenza il disagio sociale"

Il tutto in un mese in cui il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 7,9%, in miglioramento di un decimo di punto su base mensile, dato che però si compone di una riduzione degli occupati di -22.000 unità rispetto a giugno e del numero di persone in cerca di lavoro, in calo di 32.000 unità in termini congiunturali, con una crescita contestuale di inattivi di 54.000 unità.

L'Ufficio Studi di Confcommercio ha commentato così i dati:  presumibile che nell’ultima parte del 2022 e nei mesi iniziali del 2023 l’area del disagio sociale continui ad ampliarsi, poiché appare improbabile un rientro a breve delle tensioni inflazionistiche e, al contempo, crescono le probabilità di un peggioramento del quadro economico generale, con conseguenti effetti sul mercato del lavoro. A luglio i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato una variazione annua dell’8,7% in risalita rispetto all’8,4% del mese precedente. I primi dati di agosto indicano una moderata tendenza al rallentamento di questa dinamica, evoluzione attribuibile in parte al ridimensionamento dei prezzi registrato per i carburanti. Alla luce delle tensioni che attraversano i diversi mercati difficilmente il dato di agosto può essere letto come l’inizio di una fase meno espansiva dei prezzi dei beni e dei servizi che le famiglie acquistano con maggior frequenza".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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