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Verso il Congresso PPE: “Gli Stati Uniti d’Europa per la sicurezza e la pace”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Verso il Congresso PPE: “Gli Stati Uniti d’Europa per la sicurezza e la pace”

Si è svolto oggi, presso la sede della Fondazione De Gasperi, l’evento “Verso il Congresso PPE”, un momento di riflessione cruciale in vista dell’appuntamento europeo del Partito Popolare in Spagna. Un’occasione per riaffermare i valori fondanti del popolarismo europeo e per delineare le sfide future di un’Europa che deve rafforzarsi politicamente, economicamente e strategicamente.

Verso il Congresso PPE: “Gli Stati Uniti d’Europa per la sicurezza e la pace”

Tra i protagonisti dell’incontro, Angelino Alfano, presidente della Fondazione De Gasperi, monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e Marco Bucci, presidente della Regione Liguria. Le conclusioni sono state affidate ad Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio, che ha ribadito con forza la necessità di costruire una vera Unione Europea politica e di difesa.

"Forza Italia, pilastro del Partito Popolare Europeo, prosegue nel percorso di avvicinamento al Congresso del PPE, ribadendo l’impegno europeista per un’Europa dei popoli, unita intorno ai comuni valori liberali, riformisti e cristiani"
, si legge in una nota diffusa in occasione dell’evento.

L’eredità di De Gasperi e il futuro dell’Europa

Alfano ha aperto il dibattito richiamando la figura di Alcide De Gasperi come riferimento imprescindibile per il popolarismo europeo: “De Gasperi voleva essere ricordato più come buon cristiano che valente politico”. Un messaggio che riafferma la tradizione cristiano-democratica, fondata sul servizio alla comunità e su una visione politica radicata nei valori.

Monsignor Paglia ha sottolineato la necessità di guardare oltre il presente: “Nell’Italia da ricostruire, De Gasperi non ha mai dimenticato l’Europa. Bisogna guardare al futuro non con il microscopio della cronaca, ma con il telescopio della storia”. Ha poi ricordato il suo recente viaggio ad Hiroshima: “Il primo ministro giapponese ha sottolineato che sono ormai 79 anni che non si utilizza una bomba nucleare. Dobbiamo vigilare su ciò che accade oggi per garantire che la pace non sia solo una parentesi”.

Un monito forte alla responsabilità internazionale e alla regolamentazione delle nuove tecnologie: “Non può un privato detenere centinaia di satelliti ed essere libero di fare ciò che vuole”.

Paglia ha poi ribadito il valore del dialogo tra culture e religioni: “Il cristianesimo europeo, insieme all’Islam e all’ebraismo, ha una prospettiva universale”, sottolineando che “ci si salva solo insieme”.

Tajani: “Gli Stati Uniti d’Europa per una difesa comune”

Antonio Tajani ha tracciato la linea politica del PPE in vista del Congresso, puntando sull’integrazione politica e sulla necessità di superare le divisioni nazionali. “Guai arrivare a un congresso senza aver riflettuto sul perché si fa parte di una famiglia politica, quella del PPE”.

Ha poi ribadito il valore della storia come guida: “Le certezze provengono dalla nostra identità. La storia d’Europa è anche storia d’Italia. Senza il diritto romano, non ci sarebbero le regole dell’Europa continentale”.

Il vicepresidente del Consiglio ha posto l’accento sul tema della difesa comune, chiarendo che non si tratta di una corsa al riarmo, ma di garantire la sicurezza dei cittadini europei: “La difesa comune è integrazione, sostegno, difesa della pace. Senza uomini in divisa, chi garantirebbe il passaggio delle navi nel Mar Rosso?”.

Un tema centrale anche nell’ultimo intervento pubblico di Silvio Berlusconi nel maggio 2023, che Tajani ha voluto ricordare come una sorta di testamento politico: “Parlava di difesa comune, pace e della necessità di togliere il diritto di veto per rafforzare la politica estera europea”.

L’obiettivo è chiaro: “Gli Stati Uniti d’Europa vanno realizzati. Permetteranno agli europei di essere maggiormente tutelati nei confronti degli altri mercati e delle nuove sfide globali”.

Tajani ha poi messo in guardia dal rischio di una politica fatta solo di slogan: “Non dobbiamo essere populisti, che non dicono nulla. Bisogna dare contenuti a ciò che si dice, altrimenti si lanciano titoli senza giornale. Stop agli slogan e più coerenza”.

Weber verso la riconferma alla guida del PPE

Mentre a Roma si discuteva del futuro dell’Europa, l’edizione europea di Politico ha riportato la notizia della probabile riconferma di Manfred Weber alla presidenza del Partito Popolare Europeo senza opposizione interna.

Un successo personale per il politico tedesco, ma anche un segnale di stabilità per il PPE, che si avvia verso il congresso con una leadership consolidata. Tuttavia, alcune voci interne esprimono preoccupazioni sul suo doppio ruolo e sulle recenti aperture verso i Conservatori e riformisti europei di Giorgia Meloni.

Un alto funzionario del partito ha dichiarato anonimamente a Politico: “Molti non erano favorevoli alla sua nomina già nel 2022 e continuano a non esserlo, ma nessuno vuole intervenire attivamente per cambiare la situazione”.

Weber, alleato della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha giocato un ruolo chiave nella sua rielezione ed è attualmente impegnato nell’attuazione dell’agenda della Commissione all’interno del Parlamento europeo.

Un’Europa che deve rafforzarsi

L’incontro “Verso il Congresso PPE” ha evidenziato una chiara linea politica: il futuro dell’Unione non può basarsi su divisioni e debolezze, ma su una maggiore integrazione politica, economica e militare.

Tajani ha chiuso il suo intervento con un messaggio netto: “L’Europa è la nostra casa. Dobbiamo difenderla, rafforzarla e farla crescere”.

Il Congresso PPE in Spagna sarà un appuntamento decisivo per capire se questa visione potrà tradursi in una nuova fase dell’Unione Europea, più unita, più forte e più capace di affrontare le sfide globali.

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