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Consumi, Osservatorio Confimprese-Jakala: +9,9% di fatturato rispetto al 2021

- di: Barbara Leone
 
Consumi, Osservatorio Confimprese-Jakala: +9,9% di fatturato rispetto al 2021
Buono l’andamento dei consumi nel corso del mese appena chiuso alle spalle, evidentemente ancora influenzato dall’onda lunga dei consumi estivi.. Analizzando i dati, infatti, l’Osservatorio Confimprese-Jakala ha registrato una crescita dei fatturati del 9,9% rispetto al settembre del 2021. Una crescita dovuta all’accelerazione dell’inflazione e al conseguente rincaro dei prezzi, che fa aumentare i valori assoluti di fatturato. Dall’Osservatorio emerge un quadro sovrapponibile al mese di agosto sia per il totale mercato sia per i singoli settori.

Osservatorio Confimprese-Jakala: +9,9% di fatturato rispetto al 2021

“Nel mese di settembre – afferma Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimpresecontinua l’onda lunga dei mesi estivi, che si lega al ritorno a un consumo fuori casa più ampio con la riduzione dell’acquisto di beni legati all’arredamento e alla cultura. Per il secondo mese consecutivo il totale mercato chiude vicino ai valori del 2019. Ma, alla luce dei dati appena pubblicati da Istat e dell’elevatissima instabilità politica ed economica a livello internazionale, non riteniamo si possano fare previsioni positive per i prossimi mesi”.

Con un nuovo governo che sta per insediarsi e deve fare i conti con i problemi energivori, la spinta inflazionista che morde i consumi e uno scenario geopolitico sempre più complesso, è necessario attendere i prossimi mesi per potere tracciare un quadro dell’evoluzione dei consumi. “I dati rilevati – sottolinea Alessandro Olivari, senior partner Jakalaevidenziano un trend che settembre continua a essere positivo, con risultati in crescita rispetto allo stesso mese del 21 e in linea con i numeri del 2019. A fare da traino la ristorazione, che registra un incremento del 18% vs stesso mese del 21. Motore della crescita le regioni del Centro-Sud. I trend di settembre sembrano non essere ancora impattati dall’aumento dei costi, in particolare di materie prime, gas ed elettricità, in gran parte assorbiti dal settore sotto forma di minori profitti. Le ricadute dell’attuale situazione geopolitica e lo scenario inflattivo, potrebbero tuttavia spingere il settore verso la maggiorazione dei prezzi al consumatore finale. Questo scenario lascia presagire un peggioramento dei trend di consumo già a partire dai prossimi mesi”.

Nei settori merceologici continua il trend positivo su base mensile di ristorazione +18,1% e abbigliamento-accessori +7,6%, più contenuto altro non food che perde mese su mese punti percentuali e chiude settembre a +2,2%. Tuttavia, a integrazione dei dati di cui sopra, è importante evidenziare come rispetto al 2019 il non food sia, comunque, in linea sul progressivo anno (gennaio-settembre) con +0,1%, mentre abbigliamento-accessori non ha ancora recuperato il gap accumulato e nel progressivo anno segna un pesante -16,4% sul 2019. Per il secondo mese consecutivo il totale mercato chiude vicino ai valori del 2019 a -1,8% (settembre 22 vs settembre 19) portando così sul progressivo anno il divario vs il periodo pre-pandemia a -7,5% (gennaio-settembre 22 vs stesso periodo 19).

Nei canali di vendita i dati rispecchiano l’impennata del turismo con il travel in ripresa a +34,3% anche nel mese di settembre 2022 vs settembre 2021. Permane ancora un forte ritardo rispetto al 2019: -30,8% settembre 22 vs settembre 19, -30,7% il progressivo anno agosto-settembre 22 vs lo stesso periodo 2019. I dati dei flussi nei centri commerciali e outlet restano ancora molto al di sotto dei livelli del 2019 facendo segnare un dato settembre-agosto 22 vs settembre-agosto 19 relativo ai passaggi che si attesta a -7%. Nelle aree geografiche il Centro performa meglio della media Paese con un trend pari a +15,5%. Seguono il Nord-Ovest a +9,8% e il Nord-Est a +7,3%. Fanalino di coda per il quarto mese consecutivo è il Sud, che comunque chiude quasi a livelli pre-covid +6,3%. Nelle regioni e province si registrano i medesimi andamenti delle aree geografiche. I turisti hanno privilegiato le mete che coniugano arte e villeggiatura. Bene Toscana +13%, Lombardia e Campania a +12,2%. Nelle città di provincia Firenze registra +9,9%.
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