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L'FMI ammonisce la Bce: l'inflazione non è stata sconfitta

- di: Redazione
 
L'FMI ammonisce la Bce: l'inflazione non è stata sconfitta
Dal Fondo monetario internazionale è arrivato, questa mattina, un deciso monito per Bce affinché mantengano i tassi di interesse agli attuali livelli (elevati) perché l'inflazione non è stata ancora sconfitta, nonostante sia sostanzialmente sotto controllo. Dall'FMI, quindi, un inusuale appello contro "celebrazioni premature" sul fronte della guerra all'inflazione.

L'FMI ammonisce la Bce: l'inflazione non è stata sconfitta

Per l'FMI, il costo di una sottostima della persistenza dell’inflazione potrebbe essere dolorosamente alto e provocare un’altra tornata di rialzi dei tassi che potrebbe privare l’economia di una grossa fetta di crescita.
Nel corso della rituale conferenza regionale semestrale sulle prospettive economiche per l'Europa, il Fondo ha sostenuto che la Bce e le banche centrali che non fanno parte dell’eurozona ''stanno raggiungendo il picco dei loro cicli di tassi di interesse, mentre alcune hanno iniziato a ridurre i tassi ufficiali''. tuttavia ''è ancora necessaria una politica restrittiva prolungata per garantire che l’inflazione ritorni al livello target''.
L'FMI ha ricordato che, storicamente, ci vogliono in media tre anni per riportare l’inflazione a livelli più bassi, mentre alcune campagne anti-inflazione hanno impiegato anche più tempo.

Alfred Kammer, direttore del Dipartimento Europa del Fondo monetario internazionale, ha detto che ''con la politica dei tassi è meno costoso essere troppo restrittivi che troppo allentati", aggiungendo che le Bce, che ha fermato i suoi aumenti dei tassi il 26 ottobre per la prima volta in oltre un anno, ''è in una buona posizione''. L’inflazione nell’Eurozona ha raggiunto il picco del 10,6% nell’ottobre 2022 ed è scesa costantemente al 2,9% in ottobre.

La Banca Centrale Europea ha aumentato il tasso di riferimento sui depositi di ben 4,5 punti percentuali tra luglio 2022 e settembre 2023, da meno 0,5% al 4%. L'FMI ha affermato che l’Europa si sta dirigendo verso ''un atterraggio morbido'', dopo la raffica di aumenti dei tassi di interesse, non prevedendo una recessione, mentre le previsioni di crescita rimangono incerte e potrebbero rivelarsi migliori o peggiori del previsto.
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