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Texas sott’acqua: 91 morti per le inondazioni, tra i dispersi dieci ragazze

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Texas sott’acqua: 91 morti per le inondazioni, tra i dispersi dieci ragazze

Il Texas si risveglia sotto shock dopo le devastanti inondazioni che hanno colpito la contea di Kerr e altre aree limitrofe, provocando almeno 91 vittime e decine di dispersi, tra cui dieci ragazze ancora ufficialmente ricercate. L’esondazione del fiume Guadalupe, dopo giorni di piogge torrenziali, ha travolto strade, abitazioni e interi quartieri, lasciando dietro di sé uno scenario di fango, lamiere contorte e dolore. Le autorità locali parlano di una catastrofe naturale senza precedenti nella zona, aggravata da un sistema di allerta giudicato insufficiente e da interventi di contenimento ritenuti tardivi.

Texas sott’acqua: 91 morti per le inondazioni, tra i dispersi dieci ragazze

Le polemiche non si sono fatte attendere. Diversi esponenti della politica statale e federale hanno puntato il dito contro i tagli subiti negli ultimi anni dalle agenzie incaricate della vigilanza meteorologica e della prevenzione dei disastri ambientali. In particolare, il National Weather Service ha segnalato che numerose stazioni di monitoraggio fluviale non disponevano di fondi per aggiornare le tecnologie previsionali, rendendo difficile anticipare con precisione l'entità dell’esondazione. Anche i sistemi di allarme automatico per la popolazione non sono entrati in funzione ovunque, e in molti casi gli avvisi sono arrivati quando ormai l’acqua aveva già invaso strade e case.

Una tragedia annunciata
Gli esperti meteo sottolineano che l’evento era in parte prevedibile. Le precipitazioni intense, iniziate da oltre una settimana, avevano già saturato i terreni e alzato il livello dei bacini, mentre i bollettini avevano segnalato il rischio esondazioni. Tuttavia, l’ampiezza dell’evento è andata oltre le previsioni, colpendo aree che storicamente non erano considerate a rischio. A Kerrville, principale centro abitato della contea, molte famiglie sono rimaste intrappolate nei piani inferiori delle abitazioni, senza via di fuga. I soccorritori hanno impiegato ore per raggiungere le zone più interne, ostacolati da strade interrotte e linee elettriche divelte.

Il dramma delle giovani disperse
Tra le storie che emergono, quella di un gruppo di ragazze tra i 14 e i 17 anni, ospiti di una struttura di accoglienza per minori in difficoltà, ha colpito l’intera opinione pubblica. Il gruppo si trovava nei pressi del fiume per un’attività ricreativa al momento in cui l’acqua ha invaso l’area. Solo alcune di loro sono riuscite a mettersi in salvo, mentre per dieci non ci sono ancora notizie certe. Le ricerche continuano, con l’impiego di unità cinofile, droni e sommozzatori, ma le speranze di ritrovarle in vita si affievoliscono con il passare delle ore. Il governatore del Texas ha parlato di una “ferita insopportabile” per la comunità e ha promesso il massimo impegno per fare luce sulla gestione dell’emergenza.

La risposta dello Stato
Il presidente Trump ha immediatamente firmato lo stato di emergenza federale per il Texas, autorizzando l’invio di fondi straordinari, squadre FEMA e mezzi dell’esercito per supportare le operazioni di soccorso e recupero. La Casa Bianca ha ribadito la volontà di rafforzare le infrastrutture contro le catastrofi climatiche, in linea con il piano nazionale di resilienza annunciato nei mesi scorsi. Trump ha dichiarato: “Stiamo aiutando il Texas come nessuno ha mai fatto prima”. Il segretario alla Sicurezza Interna, inoltre, ha assicurato che verrà avviata un’indagine per valutare eventuali responsabilità legate al mancato funzionamento dei sistemi di allarme e dei protocolli di evacuazione.

Un clima che cambia, un Paese in allerta
Le inondazioni in Texas si inseriscono in un contesto climatico sempre più imprevedibile per gli Stati Uniti. L’estate 2025 ha già mostrato i suoi estremi: incendi devastanti in California, temperature record in Arizona, e ora piogge torrenziali e morti nel Sud. Gli scienziati avvertono che eventi di questa intensità potrebbero diventare più frequenti a causa del riscaldamento globale e dell’alterazione dei cicli idrici. La necessità di rafforzare la rete di prevenzione e di aggiornare i piani di protezione civile torna dunque al centro del dibattito pubblico. Ma per le famiglie della contea di Kerr, il tempo della prevenzione è già passato. E ora resta soltanto il dolore di una comunità travolta e il silenzio delle ragazze che ancora mancano all’appello.

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