• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

L'Fmi taglia di qualche tacca la fiducia nel nostro Pil

- di: Redazione
 
L'Fmi taglia di qualche tacca la fiducia nel nostro Pil
Non solo un ''robusto'' ridimensionamento sul Pil di quest'anno e del prossimo, riducendo quindi la fiducia sulla capacità del nostro Paese di generare ricchezza, ma anche un forte invito a non perseguire la strada del debito, che pone molte ombre sulle future generazioni. Sono queste le argomentazioni che il Fondo Monetario internazionale ha posto alla base delle sue stime sull'Italia e quindi sul suo Pil, pur nell'ambito delle difficoltà che stanno condizionando l'economia globale e quella europea in particolare.

L'Fmi taglia di qualche tacca la fiducia nel nostro Pil

Secondo il Fondo, e più di preciso il suo World Economic Outlook, presentato a Marrakesh (Marocco), la crescita del Pil italiano sarà, per il 2023, allo 0,7%, quando nelle previsioni di luglio la soglia era stata collocata all'1,1 %, con una prospettiva al rialzo. Ombre anche per il 2024, per il quale si prevede una crescita ancora allo 0,7%, ma con un passo indietro (-0,2%).
Previsioni non certo entusiasmanti anche sul fronte del debito pubblico, per il quale il Fondo monetario internazionale ha ipotizzato il 143,7 per cento che, l'anno prossimo, dovrebbe calare al 143,2 nel 2024 e al 140,1 nel 2028.

Il deficit, da parte sua, sarà, secondo l'FMI, al 5% quest'anno per calare al 4% il prossimo.
Se queste sono le previsioni, forse fanno più male le analisi che l'FMI pone alla base di questo abbassamento della fiducia verso l'Italia che, a detta del fondo, sconta una debolezza dell'industria e un calo negli investimenti dell'edilizia. Per gli analisti dell'FMI, c'é anche un indebolimento dei servizi: "Anche se abbiamo visto un primo trimestre forte, nel secondo abbiamo registrato una contrazione e una domanda domestica relativamente debole".

Le deludenti previsioni sull'Italia si innestano in quelle generali, in cui il Pil globale continua la sua discesa: dal + 3,5% nel 2022 al + 3% di quest'anno, mentre per il 2024 si prevede un arretramento, anche se contenuto (al +2,9%).
Alla base della progressiva contrazione del Pil globale fattori fortemente condizionanti come la guerra in Ucraina, le politiche anti-inflazione adottate da molte banche centrali, la fine degli aiuti governativi legati alla crisi pandemica ed eventi climatici estremi.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 90 record
Pagina
15
01/12/2025
PIL Svizzero in lieve flessione: la “resilienza elvetica” vacilla
L’economia svizzera rallenta nel terzo trimestre 2025: PIL -0,5%, flessione di chimico-far...
01/12/2025
Cuba apre le porte al capitale straniero, via a un maxi provvedimento
Cuba lancia riforme per rendere l’economia più moderna e competitiva: nuove regole per inv...
01/12/2025
Borse europee in calo, Piazza Affari frena con Mps e bitcoin
Le Borse europee aprono dicembre in calo. A Piazza Affari pesa Mps, scivola il bitcoin olt...
01/12/2025
Orcel frena su Generali: “Possiamo cooperare anche senza quota”
Andrea Orcel ridisegna il rapporto tra UniCredit e Generali: dalla salita al 6,7% del capi...
01/12/2025
Prelievi contanti: cosa cambia da oggi 1° dicembre 2025
Dal 1° dicembre 2025 dovrebbe arrivare un nuovo controllo automatico sui prelievi in conta...
01/12/2025
Draghi scuote l’Europa: senza AI sarà stagnazione
Dal Politecnico di Milano Draghi avverte: senza una rapida adozione dell’intelligenza arti...
Trovati 90 record
Pagina
15
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720