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Francia in bilico: 48 ore per evitare il vuoto di potere

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Francia in bilico: 48 ore per evitare il vuoto di potere

A Parigi, Emmanuel Macron ha concesso al premier dimissionario Sébastien Lecornu solo quarantotto ore per tentare un nuovo accordo di governo. È stata una giornata tesa all’Eliseo: il presidente, pressato da opposizione e mercati, ha dichiarato che se il tentativo fallirà “se ne assumerà la responsabilità”. Lecornu, che aveva già rimesso il mandato, ha accettato di provarci ma ha chiarito che anche in caso di successo non resterà a Matignon.

Francia in bilico: 48 ore per evitare il vuoto di potere

Jean-Luc Mélenchon ha accusato il capo dello Stato: “È il presidente il vero problema”. Marine Le Pen è andata oltre: “Sarebbe saggio che Macron si dimettesse. Ma la priorità è tornare alle urne”. Le dichiarazioni dei leader dell’opposizione hanno dato voce a un malessere diffuso tra cittadini e militanti, che vedono il Paese in un limbo politico.

Il fattore economico
La crisi politica ha scosso anche i mercati. Il rendimento dei titoli di Stato francesi ha superato quello italiano, segnalando un peggioramento della fiducia degli investitori. L’euro ha perso terreno sui mercati valutari. Gli analisti temono che il protrarsi dell’incertezza spinga verso un aumento del costo del debito e limiti la capacità del governo di varare le misure economiche già in sospeso.

La sfida di Lecornu
Il premier dimissionario ha iniziato una maratona di incontri con i leader dei partiti, cercando di costruire una maggioranza di scopo che eviti nuove elezioni. Ma i margini sono stretti: i repubblicani chiedono più spazio su sicurezza e immigrazione, i centristi vogliono garanzie sul bilancio, la sinistra non accetta accordi senza un cambiamento radicale delle politiche sociali. Lecornu sa che, anche in caso di intesa, il suo mandato si esaurirebbe subito dopo.

Il clima nel Paese
Nelle strade di Parigi e Marsiglia le manifestazioni contro il carovita si intrecciano con proteste studentesche. La percezione diffusa è di un Paese senza guida. Nei talk-show televisivi si moltiplicano i dibattiti sull’ipotesi di elezioni anticipate. I sindacati avvertono che senza un governo stabile non ci saranno riforme sul lavoro e sul salario minimo.

Le prossime ore
Macron punta a guadagnare tempo e a evitare il ricorso alle urne in un momento in cui i sondaggi indicano un’ascesa del Rassemblement National. Se Lecornu fallirà, il presidente dovrà scegliere tra due strade rischiose: un nuovo premier tecnico o lo scioglimento dell’Assemblea nazionale.
L’esito del braccio di ferro si giocherà nelle prossime ore, con il peso di mercati e piazza a condizionare ogni mossa.

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