FS Italiane inserita nella classifica del Diversity Brand Index

- di: Daniele Minuti
 
Il marchio Ferrovie dello Stato Italiane viene riconosciuto per la prima volta come uno dei 20 più inclusivi d'Italia: FS Italiane è infatti stata inserita nella classifica Diversity Brand Index da Focus MGMT, con cui vengono premiate le imprese che portano avanti una cultura fondata su inclusione e diversità.

FS Italiane è uno dei 20 brand più inclusivi in Italia

Una soddisfazione per il Gruppo che oramai punta su questi due valori come principi fondanti delle sue strategie, come dimostrato dai progetti analizzati: gli Help Center nelle stazioni, le Sale Blu e Women in Motion.
Il primo riguarda gli sportelli nei locali concessi da FS Italiane in cui le persone con problematiche sociali possono essere ascoltate e avere assistenza medica e legale; il secondo si concretizza in servizi di assistenza per persone con mobilità ridotta o disabilità che devono spostarsi con il treno e negli 11 anni di vita, ha erogato circa 3 milioni di prestazioni; l'ultimo progetto mira a promuovere fra le studentesse percorsi professionali nelle aree tecniche di azienda.

Anna Maria Morroneresponsabile Organization&People Development di Ferrovie dello Stato Italiane (nella foto), ha commentato: "FS Italiane sa che l’inclusione è una scelta consapevole che va attuata attraverso azioni concrete, attraverso le quali l’azienda può agire in favore delle persone. Per noi è importantissimo creare un collegamento tra interno ed esterno dell’azienda, promuovendo iniziative che possano diffondere buone pratiche per l’intero sistema-paese. Il riconoscimento del Diversity Brand Award è una tappa importante di un percorso che si muove costantemente in avanti e ci vede concentrati sui passi ancora da fare per promuovere una maggiore inclusione sociale. Nel 2022 Women in motion proporrà un role modeling anche maschile sulla parità di genere, a ulteriore testimonianza che l’inclusione è una responsabilità di tutti, uomini e donne, e che ognuno può dare un contributo significativo".

Simona Cristofari, Responsabile Pianificazione dei Servizi alla Clientela di RFI, ha commentato: "Quando Rete Ferroviaria Italiana ha iniziato a gestire le Sale Blu, sembrava si trattasse solo di un adempimento normativo. Poi ci siamo resi conto che era molto di più e che svolgevamo un ruolo importante nel garantire una mobilità accessibile e autonoma. Un ambiente inclusivo e senza barriere, realizzato anche in un microcosmo complesso come le stazioni, contribuisce a minimizzare la disabilità".

Alessandro Radicchidirettore dell’Osservatorio Nazionale della Solidarietà nelle Stazioni Italiane che coordina i centri, ha dichiarato: "È un grande progetto nato nel 2002 con il primo centro attivato a Roma Termini. Avere un luogo negli scali ferroviari dove entrare in contatto con le drammatiche realtà delle fasce della popolazione più fragili è il primo passo per costruire un sistema di accoglienza e reinserimento nel tessuto sociale".

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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