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2024: Un anno critico per i ghiacciai alpini e la biodiversità

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
2024: Un anno critico per i ghiacciai alpini e la biodiversità
Il rapporto "Carovana dei Ghiacciai 2024" di Legambiente traccia un quadro allarmante della situazione dei ghiacciai alpini e della biodiversità montana, entrambi gravemente minacciati dalla crisi climatica in corso.

2024: Un anno critico per i ghiacciai alpini e la biodiversità

La riduzione dei ghiacciai non è solo un problema estetico o simbolico, ma rappresenta una crisi ambientale con effetti profondi sull'intero ecosistema montano.

Ghiacciai in ritirata: un futuro incerto

I dati raccolti da Legambiente raccontano una storia di perdita costante. Il ghiacciaio della Marmolada, simbolo delle Dolomiti, ha perso 70 ettari di superficie negli ultimi cinque anni. Con un ritmo così serrato, la completa scomparsa di questo ghiacciaio è prevista entro il 2040, un evento che segnerebbe una perdita senza precedenti per l’ambiente e la cultura alpina.

Il ghiacciaio Mer de Glace, sul Monte Bianco, ha perso ben 300 metri di spessore in 174 anni, mentre altri, come il ghiacciaio di Flua sul Monte Rosa, sono ormai estinti. Dal 1850 a oggi, la Valpelline ha visto un arretramento di 7 chilometri della sua fronte glaciale, un indicatore inequivocabile del rapido cambiamento climatico in atto.

L’impatto sulla biodiversità

La riduzione dei ghiacciai provoca effetti a catena sulla biodiversità. Gli habitat naturali di molte specie alpine si stanno rapidamente deteriorando. Gli ecosistemi, già fragili, devono affrontare nuove sfide: un aumento degli eventi meteorologici estremi, come frane e alluvioni, e una progressiva perdita delle risorse idriche provenienti dallo scioglimento dei ghiacci.

Questi cambiamenti compromettono la stabilità ecologica e mettono in pericolo specie animali e vegetali che non riescono ad adattarsi abbastanza rapidamente. La perdita di ghiacciai significa anche meno acqua per le comunità e le attività agricole a valle, aumentando la pressione sociale ed economica sui territori.

Agire ora: un imperativo

Il rapporto di Legambiente non si limita alla denuncia, ma offre una serie di proposte concrete. È urgente adottare politiche che favoriscano la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, a partire da un’efficace implementazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Tra le priorità c'è la promozione di un turismo sostenibile, la tutela delle aree montane e il supporto alle comunità locali affinché possano affrontare le nuove sfide.

Alcune soluzioni pratiche includono la riduzione dell’abbandono dei rifiuti in alta quota, la sensibilizzazione delle persone sull’importanza di preservare questi ambienti e l’avvio di progetti di riforestazione per compensare la perdita di ghiaccio e biodiversità.

Un futuro da salvare

Il destino dei ghiacciai alpini non è solo una questione ambientale, ma un appello a un cambiamento globale. La loro scomparsa non rappresenta solo una perdita paesaggistica, ma un segnale inequivocabile di un mondo che cambia troppo in fretta per poter garantire stabilità e vita.

Legambiente ci ricorda che abbiamo ancora la possibilità di invertire questa tendenza, ma il tempo stringe. Salvare i ghiacciai significa proteggere non solo un patrimonio naturale unico al mondo, ma anche garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

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