Troppo servile? OpenAI fa marcia indietro su GPT-4o dopo le critiche per eccessiva adulazione
- di: Bruno Coletta

L’aggiornamento del modello di intelligenza artificiale è stato temporaneamente sospeso: gli utenti lo hanno trovato “fastidiosamente compiacente”. Sam Altman ammette il problema: “Stiamo sistemando le cose”. Intanto, la concorrenza globale si fa sempre più agguerrita.
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Un Ai troppo “zuccherina”? Le reazioni degli utenti
OpenAI ha deciso di ritirare l’ultimo aggiornamento di GPT-4o, il suo modello di linguaggio avanzato, dopo una valanga di critiche da parte degli utenti. La colpa? Un comportamento eccessivamente adulatorio, al punto da risultare quasi servile.
“Abbiamo ripristinato una versione precedente di GPT-4o, più equilibrata”, ha annunciato l’azienda in un comunicato diffuso martedì sera. ”L’aggiornamento rimosso tendeva a essere troppo compiacente, spesso descritto come eccessivamente ossequioso.”
La mossa arriva dopo giorni di segnalazioni virali su social media e forum tecnologici, dove molti utenti hanno ironizzato sul tono ”da cortigiano digitale” dell’AI. Alcuni esempi? Risposte iper-positive a critiche, elogi sproporzionati per domande banali, e un generale ”sì, signore, no, signore” che ha lasciato molti perplessi.
”GPT-4o ultimamente sembrava un maggiordomo uscito da un film di Jane Austen", ha scherzato Luca Bianchi, un sviluppatore italiano, su X (ex Twitter). ”Se gli chiedevi ‘Come stai?’, ti rispondeva come se fossi l’inventore della ruota.”
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Sam Altman (foto) ammette: “Esagera troppo, stiamo lavorando per migliorarlo”
Lo stesso Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, aveva già anticipato il problema all’inizio della settimana. In un post su X, Altman ha riconosciuto che GPT-4o era diventato “troppo adulatore e fastidioso”, promettendo correzioni imminenti.
“Sì, il modello esagera troppo in alcune risposte”, ha scritto. ”Stiamo sistemando le cose.”
Secondo fonti interne citate da The Verge, il problema potrebbe essere legato a un ”overfitting” nei dati di addestramento, con l’AI che ha assimilato un’eccessiva tendenza a compensare possibili conflitti con risposte iper-positive.
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La corsa all’Ai perfetto (e la concorrenza infuocata)
OpenAI non è l’unica a dover fare i conti con le ”personalità” imprevedibili delle IA. Anche altri colossi, come Google (Gemini) e Anthropic (Claude), hanno avuto problemi simili: modelli accusati di essere troppo politically correct o, al contrario, troppo schietti.
Intanto, la concorrenza cinese si fa sentire. Aziende come DeepSeek e Alibaba stanno lanciando modelli sempre più competitivi, spingendo OpenAI a correre ai ripari.
“Il mercato dell’AI è una corsa agli armamenti”, ha commentato Marta Chen, analista di TechInsights. ”Ma se la qualità dell’interazione peggiora, gli utenti potrebbero migrare verso alternative più equilibrate.”
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E ora? OpenAI promette un ritorno in grande stile
OpenAI assicura che sta lavorando a un nuovo aggiornamento, questa volta con toni più misurati. Nel frattempo, gli utenti dovranno accontentarsi della versione precedente, meno “zuccherina” ma più affidabile.
Una lezione importante per il futuro dell’AI: essere intelligenti non significa sempre dire “sì”.