• 8501 intesa GREEN 25
  • POSTE25 850 1

Inflazione in rialzo nell’Eurozona: la Bce resta ferma sulla linea dei tagli ai tassi

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Inflazione in rialzo nell’Eurozona: la Bce resta ferma sulla linea dei tagli ai tassi

L’inflazione torna a salire nell’Eurozona, attestandosi al 2,5% a gennaio rispetto al 2,4% del mese precedente. Il dato, pubblicato da Eurostat, si è rivelato leggermente superiore alle attese degli analisti, che stimavano un mantenimento al 2,4%. A trainare l’aumento è stato il comparto energetico, che ha registrato un’impennata dell’1,8% dopo mesi di relativa stabilità.

Inflazione in rialzo nell’Eurozona: la Bce resta ferma sulla linea dei tagli ai tassi

In Italia, l’inflazione è salita all’1,7%, in crescita rispetto all’1,4% di dicembre, mentre in Germania il dato è rimasto fermo al 2,8%. Anche in Spagna si è registrata una leggera accelerazione (2,9%), mentre in Francia la situazione è rimasta stabile all’1,8%.

La strategia della Bce: tagli confermati, ma con cautela
Nonostante il leggero rialzo dell’inflazione, la Banca Centrale Europea non cambia rotta e proseguirà con il percorso di allentamento monetario. La scorsa settimana Francoforte ha attuato la quinta riduzione consecutiva dei tassi di interesse, portandoli al 2,75%, ben lontani dal 4% di giugno scorso.

Christine Lagarde ha ribadito che la politica monetaria della Bce resta orientata verso nuovi tagli, ma con un approccio graduale. L’obiettivo è sostenere la crescita senza generare squilibri, dato che l’inflazione core (che esclude energia, alimentari e tabacco) è rimasta stabile al 2,7%, segnale che il caro vita nei servizi si sta raffreddando, pur rimanendo elevato (3,9%).

I mercati scommettono su un nuovo taglio a marzo, con ulteriori tre o quattro riduzioni attese entro la fine dell’anno. Tuttavia, gli esperti sottolineano che la Bce manterrà un approccio prudente, bilanciando il rallentamento dell’inflazione con le incertezze macroeconomiche globali.

Dazi Usa: l’incognita che pesa sull’Eurozona
Nel quadro economico europeo pesa anche la nuova politica commerciale statunitense. I dazi imposti dall’amministrazione Trump a Canada, Messico e Cina sollevano preoccupazioni in Europa. Il governatore della Banca di Francia, François Villeroy de Galhau, ha definito queste misure “brutali e destabilizzanti”, sottolineando che potrebbero minare la ripresa economica del Vecchio Continente.

Il contesto globale resta dunque fluido, con le mosse della Bce che dovranno tenere conto non solo dell’andamento dell’inflazione, ma anche delle tensioni geopolitiche e delle politiche protezionistiche in crescita. Se da un lato il potere d’acquisto in Europa mostra segnali di recupero, dall’altro l’incertezza legata al commercio internazionale potrebbe rappresentare un freno alla crescita nei prossimi mesi.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 88 record
Pagina
12
27/06/2025
Generali: La Central Bank of India nuovo partner nella JV nel Paese
Generali ha rilasciato un comunicato, con cui ha ufficializzato che la Central Bank of Ind...
27/06/2025
A giugno cresce la fiducia delle imprese, ma scende quella dei consumatori
Nel mese di giugno 2025 l’Istat rileva un andamento divergente tra il clima di fiducia dei...
27/06/2025
Cinzano brinda con l’Amaro del Capo: Caffo 1915 compra per 100 milioni
Campari cede un pezzo di storia per snellire il portafoglio. Caffo accelera l’espansione g...
27/06/2025
Berlusconi Jr, cedola d’oro da 100 milioni: Fininvest in piena forma
Ricavi in crescita, utile solido e debiti giù: la cassaforte di famiglia distribuisce il d...
27/06/2025
Mercati asiatici in crescita: rally spinto da fiducia globale
Il rally copre da Tokyo a Mumbai: dollaro in caduta, oro e petrolio sotto i riflettori, an...
Trovati 88 record
Pagina
12
  • POSTE25 720
  • 720 intesa GREEN 25