Istat: "A ottobre crescono occupati e disoccupati mentre diminuiscono gli inattivi"

- di: Daniele Minuti
 
Istat ha pubblicato il suo report mensile sullo stato del lavoro in Italia e secondo l'Istituto, nell'ottobre 2021 è cresciuto il numero sia degli occupati che dei disoccupati, mentre a calare è la quota degli inattivi.

Istat: "A ottobre crescono occupati e disoccupati"

L'occupazione sale rispetto al livello di settembre (+140.000 occupati negli ultimi due mesi) mentre rispetto al gennaio scorso, l'incremento sorpassa la soglia dei 600.000 occupati, numero causato dalla ripresa del lavoro dipendente (tasso di occupazione va oltre gli 1,8 punti percentuali).

La nota ufficiale spiega: "L’aumento dell’occupazione (+0,2%, pari a +35.000 unità), che ha riguardato solamente gli uomini, coinvolge i dipendenti, le persone tra i 15-24 anni e gli ultra 50enni. Il tasso di occupazione sale al 58,6% (+0,1 punti). La crescita del numero di persone in cerca di lavoro (+2,2%, pari a +51.000 unità rispetto a settembre), osservata sia per gli uomini sia per le donne, coinvolge chi ha più di 24 anni. Il tasso di disoccupazione sale al 9,4% (+0,2 punti), nonostante tra i giovani scenda al 28,2% (-1,4 punti). La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni, registrata a ottobre rispetto al mese precedente (- 0,6%, pari a -79.000 unità), è generalizzata sia per sesso sia per classe d’età. Il tasso di inattività scende al 35,2% (-0,2 punti)".

Se si va a confrontare il trimestre agosto-ottobre 2021 con quello maggio-luglio, si nota un livello di occupazione a +0,2% (crescita di 42.000 unità), su base annuale diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-5,6%, pari a -139.000 unità), sia l’ammontare degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -4).

Rispetto al febbraio 2020 il numero di occupati scende di 200.000 unità mentre il tasso di occupazione cala più basso di 0,1 punti. Quello di disoccupazione è sceso dal 9,7% al 9,4%, mentre il tasso di inattività, ora al 35,2%, è superiore di 0,4 punti.

Istat rileva che "la crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-2,1%, pari a -49.000 unità) e degli inattivi (-0,2%, pari a -33.000 unità). A seguito della ripresa dell’occupazione, osservata tra febbraio e giugno e a partire da settembre 2021, il numero di occupati è superiore a quello di ottobre 2020 dell’1,7% (+390.000 unità); variazioni ancora negative si registrano per gli indipendenti e per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni, ma in quest’ultimo caso solo per effetto della componente demografica. Infatti, il tasso di occupazione – in aumento di 1,2 punti percentuali – sale per tutte le classi di età".

L'Ufficio studi di Confcommercio ha commentato: "Il consolidarsi della ripresa ha prodotto, anche a ottobre, effetti positivi sul mercato del lavoro, con un moderato recupero dei livelli occupazioni a cui si associa un progressivo rientro sul mercato di parte degli scoraggiati. In questa situazione una delle criticità continua ad essere rappresentata dal ridimensionamento del lavoro autonomo, tendenza che è stata accentuata dalla pandemia. Rispetto a febbraio del 2020 il gap è di 318mila unità. Per una ripresa più sostenuta dell’occupazione è necessario che anche questa componente torni a crescere”: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio".

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