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Legambiente: "Effetti preoccupanti della crisi climatica sul Monte Bianco"

- di: Redazione
 
Legambiente: 'Effetti preoccupanti della crisi climatica sul Monte Bianco'

È partita domenica 18 agosto e si chiuderà oggi, lunedì 19 agosto, la campagna di "Carovana dei Ghiacciai" di Legambiente, giunta alla sua quinta edizione. E la prima tappa parte dalla Francia, sul Monte Bianco, con l'obiettivo di discutere dello stato di salute del ghiacciaio Mer de Glace alla luce dei cambiamenti climatici.

Legambiente: "Effetti preoccupanti della crisi climatica sul Monte Bianco"

Una scelta significativa per via dei dati registrati in questo mese sul Colle Major, dove la stazione metereologica ha segnalato una temperatura rimasta oltre lo zero per oltre 33 ore consecutive dal 10 all'11 agosto scorso. Un dato che, come sottolineato dal direttore tecnico di Arpa Valle d'Aosta, Marco Cappio Borlino, è anormale: "Ciò che sorprende" - ha commentato - "è la mancanza di un abbassamento notturno: durante il dì la temperatura sale e le escursioni ci sono, ma sono escursioni rispetto a una notte fredda. È anomalo a quella quota non avere il gelo notturno. Perché la conseguenza è la fusione di neve e ghiaccio".

Vanda Bonardoresponsabile della campagna (nella foto), ha così dichiarato: "La crisi climatica sta accelerando il passo. Nonostante le abbondanti nevicate tardive di questi mesi, le Alpi stanno soffrendo la forte ondata di caldo e lo zero termico si è fatto sentire già in alta quota, raggiungendo ben i 5.200 metri sabato scorso (10 agosto, ndr), con effetti preoccupanti anche sul Monte Bianco, una montagna che sta diventando sempre più fragile e che vede i suoi ghiacciai fondersi di anno in anno. Per questo Carovana dei ghiacciai 2024 inizierà il suo viaggio itinerante lungo i ghiacciai alpini proprio dalla Francia e dal Monto Bianco per denunciare quanto sta accadendo, ma anche per ricordare l’importanza di mettere in campo buone pratiche e azioni di adattamento". 

L’iniziativa di Legambiente, in collaborazione con Cipra Italia e la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, proseguirà poi in Valle D’Aosta (19-22 agosto), Piemonte (22-26 agosto), Lombardia (28-31 agosto), Friuli/Slovenia (31 agosto-5 settembre), Veneto (5-9 settembre) per osservare rispettivamente i ghiacciai della Valpelline, il ghiacciaio Flua, quello di Fellarìa, delle Alpi Giulie, e della Marmolada.

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