Lucchini (Intesa Sanpaolo): "La cultura è la difesa della democrazia e della libertà"

- di: Redazione
 
''Cultura è impegno civico nel rinnovare e difendere democrazia, libertà e bene comune e, insieme, aiuto ai più deboli". E lo dobbiamo ricordare soprattutto oggi in Europa, dove ''in uno scenario che è precipitato all’indietro negli abissi della storia, dovremmo tutti aprire gli occhi''. E' questo il pensiero che Stefano Lucchini, Chief institutional affairs and External communication di Intesa Sanpaolo, ha affidato ad un intervento sul Sole 24 Ore, nel quale ha sottolineato come ''non si è cittadini di un Paese sovrano senza essere consapevoli della responsabilità di capire e di partecipare, senza il dovere civile di esserci e di contribuire a scelte che possono essere fondamentali per il futuro, senza preoccuparsi di far avanzare la società tutta e non solo la parte più fortunata di essa''.

Intervento al Sole24Ore di Stefano Lucchini, Chief institutional affairs and External communication di Intesa Sanpaolo

Per Lucchini ''la cultura resta la chiave per migliorare e rinnovare la 'normalità' delle nostre vite occidentali con alcune fondamentali disruption: ad esempio, la cultura dell’ambiente sostenibile, del risparmio energetico (altra faccia dell’indipendenza di un Paese) e dell’educazione finanziaria, che serve sia in tempi di crisi economica e sia in tempi di ripresa. E tutte con l’obiettivo di aiutare i giovani, e non solo loro, a trovare la strada non solo professionale dopo la penalità della pandemia''.

Da queste affermazioni la considerazione di Lucchini sul compito di Intesa Sanpaolo: "Assecondare, alimentare e stimolare in ogni modo possibile la diffusione della cultura. Ma con punti fermi molto chiari su metodo e obiettivi, a cominciare da nuovi modelli di collaborazione tra pubblico e privato per inglobare e superare quello di responsabilità sociale di impresa, e dalla contemporanea nostra presenza al fianco di enti locali e istituzioni culturali anche pubbliche, imprese profit e non profit. Con tutti, e ovviamente a cominciare dal ministero dei Beni culturali (che sta operando per valorizzare sempre di più i giacimenti del nostro Paese), lavoriamo insieme con passione e profondità''.

Lucchini ha, quindi, affrontato il tema del ruolo di Intesa Sanpaolo nel suo rapporto con la cultura e con le risorse che, per la sua promozione, vengono impegnate. ''Il contributo dato da una grande azienda come la nostra" - ha affermato - "va ben oltre l’erogazione di risorse economiche, ma aggiunge quelle risorse operative, di comunicazione, di partecipazione alla vita comunitaria che sempre più spesso risultano decisive nella riuscita di un progetto. Significativo è dunque l’impegno a rendere più efficienti e solidi i progetti sui quali lavoriamo''.

Lucchini ha quindi dato ragione al ministro Dario Franceschini
''nell’annoverare gli investimenti in cultura tra i principali fattori di crescita del Paese e nell’auspicarne l’irreversibilità . Ed è questo l’approccio della nostra banca. Sono certo che la cultura oggi abbia un compito ancora più importante di prima: dobbiamo tutti fare una grande riflessione sui valori dell’Occidente sempre più messi in discussione, e da noi stessi talvolta considerati obsoleti per disabitudine a difenderli. E dunque siamo noi oggi, più che in altre fasi storiche, che dobbiamo saper intendere cultura e bellezza come risorse fondamentali di progresso civile e sociale, e fonderle con l’energia dei giovani''.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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