Un grave incidente ha sconvolto New York nel tardo pomeriggio di ieri, quando un elicottero turistico è precipitato nelle acque gelide del fiume Hudson, all’altezza della West Side Highway e di Spring Street, nel cuore pulsante di Manhattan. A bordo si trovavano sei persone, tutte decedute nell’impatto: si trattava di una famiglia spagnola in vacanza nella Grande Mela, composta da due adulti e tre bambini, oltre al pilota statunitense. Le prime immagini giunte dalla scena mostrano detriti galleggianti sull’acqua, i soccorritori impegnati a recuperare i corpi e le unità speciali della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco intervenute nel tentativo, purtroppo vano, di trovare sopravvissuti. Un evento che ha scosso profondamente la città e suscitato l’immediata reazione del mondo politico e istituzionale.
Tragedia a New York: elicottero precipita nell’Hudson, muore una famiglia spagnola con tre bambini
L’elicottero, secondo quanto riferito dalle autorità, era partito da un eliporto sulla riva orientale dell’isola di Manhattan per un breve volo panoramico sulla città. Si trattava di un tour privato, prenotato dalla famiglia spagnola per ammirare dall’alto i grattacieli e i monumenti iconici della metropoli. Le condizioni meteo erano buone, con visibilità discreta e vento moderato, e nessun segnale di emergenza era stato lanciato dal pilota prima dello schianto. A rendere ancora più dolorosa la vicenda è la presenza dei tre bambini, tutti di età inferiore ai dieci anni, che si trovavano con i genitori per quello che doveva essere un momento di festa e meraviglia. Secondo fonti diplomatiche, la famiglia era originaria della Catalogna, e le autorità spagnole si sono già attivate per fornire supporto e assistenza.
Le indagini in corso e le prime ipotesi
Il National Transportation Safety Board (NTSB) ha immediatamente aperto un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente. L’elicottero, di modello leggero, apparteneva a una compagnia privata che offre voli turistici lungo il tratto urbano del fiume Hudson e nei dintorni della Statua della Libertà. Al momento, si ipotizza un guasto meccanico improvviso come possibile causa, ma non si esclude l’errore umano. I resti del velivolo sono stati recuperati per le analisi tecniche, mentre alcuni testimoni hanno riferito di aver udito un rumore anomalo pochi istanti prima della caduta. La torre di controllo non avrebbe ricevuto alcun messaggio di allarme, elemento che suggerisce un cedimento repentino, forse ai rotori o al motore. Le scatole nere, se presenti a bordo, saranno fondamentali per chiarire la dinamica.
Le reazioni: 'Una tragedia indicibile'
Il presidente Donald Trump ha commentato la notizia definendola “un incidente terribile”, esprimendo vicinanza alle famiglie delle vittime. Anche il sindaco di New York ha parlato pubblicamente, dichiarando che la città è “profondamente scossa” e che sarà fatta piena luce sull’accaduto. Numerosi messaggi di cordoglio sono giunti dalla Spagna, dove la notizia ha avuto un forte impatto mediatico: il premier ha parlato di “una famiglia spezzata dal destino” e ha chiesto che vengano accertate al più presto tutte le responsabilità. Nel quartiere newyorkese interessato dall’incidente, molte persone si sono radunate lungo le sponde dell’Hudson in segno di rispetto e cordoglio, deponendo fiori e candele.
Sicurezza aerea sotto osservazione
L’incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza dei voli turistici su New York. Da anni le associazioni dei residenti lamentano il traffico aereo intenso e ravvicinato sopra zone densamente popolate, chiedendo una maggiore regolamentazione. Sebbene gli standard tecnici siano tra i più elevati al mondo, la frequenza dei voli – spesso con rotte molto simili – solleva preoccupazioni crescenti. Dopo la tragedia di ieri, è probabile che vengano rivisti i protocolli di sicurezza, inclusi i controlli meccanici e i percorsi consentiti. La tragedia nell’Hudson rappresenta uno shock per la città, ma anche un possibile punto di svolta per la revisione delle regole che governano il turismo aereo nei cieli più famosi del mondo.