L’ordine esecutivo riapre il cantiere della superstrada mineraria nel Brooks Range. La Casa Bianca entra anche nel capitale di Trilogy Metals. Tribù, ambientalisti e biologi annunciano battaglia.
(Foto: Una pista industriale).
Donald Trump ha firmato un ordine che riabilita la Ambler Road, 340 chilometri di pista industriale nell’Artico dell’Alaska per collegare il distretto minerario di Ambler alla Dalton Highway, rovesciando la decisione “No Action” adottata nel 2024. L’atto presidenziale ordina alle agenzie federali di riemettere i permessi e rimuovere i vincoli sul diritto di passaggio.
Cosa cambia oggi
La mossa riapre la procedura autorizzativa e imprime una corsia preferenziale ai permessi: l’obiettivo dichiarato è accelerare l’accesso a minerali critici per catene di fornitura strategiche. Nel frattempo, la prudenza degli scienziati resta alta: gli impatti cumulati su fiumi, torbiere e rotte migratorie sono stati giudicati significativi nelle valutazioni precedenti.
I numeri e il tracciato
La strada è progettata come corridoio logistico industriale, chiuso al traffico privato, per convogliare materiali, carburante e concentrati minerari tra Ambler e la rete statale. Il tracciato attraversa aree remote ai margini del Gates of the Arctic National Park and Preserve e zone sensibili per caribù e salmoni.
Le ragioni della Casa Bianca
La motivazione è economico-strategica: sbloccare rame, cobalto, zinco e oro, ridurre le dipendenze dall’estero, creare occupazione. In occasione della firma, il presidente ha sottolineato che l’opera «avrebbe dovuto essere in funzione da tempo» e che può “generare miliardi di dollari per il Paese”, mentre il segretario degli Interni Doug Burgum ha parlato di un “traguardo importante”.
La mossa finanziaria: Washington entra in Trilogy
In parallelo, l’amministrazione ha annunciato l’ingresso federale nel capitale di Trilogy Metals con una quota del 10% e warrant aggiuntivi. Il segnale è netto: sostenere l’avanzamento della Ambler Road e dare certezza agli investitori. Il titolo ha registrato un forte balzo dopo l’annuncio.
Chi applaude e chi si oppone
Ambler Metals, la joint venture operativa, saluta la decisione come leva per “sviluppare i minerali critici in Alaska”. Dall’altro lato, reti ambientaliste e molte comunità native giudicano l’ordine un errore: la strada, sostengono, frammenta gli habitat e mette a rischio pratiche di sussistenza. Una nota definisce il provvedimento un “regalo ai grandi inquinatori”.
Il nodo delle valutazioni ambientali
Nel 2024 le agenzie federali avevano scelto l’alternativa “No Action”, ritenendo gli impatti non mitigabili su risorse idriche, fauna e sussistenza. La riapertura dei permessi impone ora di chiarire come saranno affrontati quei punti critici e con quali misure vincolanti.
Le comunità locali: consenso non scontato
Il territorio non è compatto: la NANA Regional Corporation in passato non ha rinnovato un permesso per ulteriori accessi ai propri terreni, segnale che i dubbi permangono anche fra attori attenti allo sviluppo.
Perché interessa al mondo
La Ambler Road è un test su sicurezza delle catene di fornitura (reti elettriche, batterie, rinnovabili) e su come gli Stati Uniti bilancino strategia industriale e tutela ambientale. È anche un precedente sul ruolo diretto del governo nell’industria estrattiva.
Cosa aspettarsi adesso
Possibili ricorsi e richieste di ingiunzioni potrebbero rallentare il cronoprogramma. Sul terreno, contano la stagionalità artica, i capitali privati e la ricostruzione delle servitù su terreni federali, statali e nativi. Il dibattito nazionale su energia, clima e sovranità mineraria è destinato a riaccendersi.