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ReArm, all’Ecofin la spinta per andare oltre. La Commissione apre alla revisione

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
ReArm, all’Ecofin la spinta per andare oltre. La Commissione apre alla revisione

Durante la riunione informale dell’Ecofin svoltasi l’11 e 12 aprile a Varsavia, i ministri delle Finanze europei hanno manifestato una chiara volontà politica di rafforzare il piano ReArm, volto a sostenere l’industria della difesa europea. La discussione, incentrata sull’autonomia strategica dell’UE, ha mostrato un’ampia convergenza sull’opportunità di potenziare le risorse disponibili e di ampliare gli strumenti di intervento, superando l’attuale configurazione proposta dalla Commissione. Il rafforzamento del settore della difesa viene sempre più percepito come una priorità comune, anche alla luce delle tensioni internazionali e delle nuove esigenze in termini di sicurezza continentale.

ReArm, all’Ecofin la spinta per andare oltre. La Commissione apre alla revisione

La Commissione Europea si è detta pronta a recepire le istanze emerse dal confronto tra gli Stati membri. Il commissario all’Economia Paolo Gentiloni ha dichiarato che la Commissione è “disponibile a considerare soluzioni più ambiziose” rispetto al quadro iniziale. Le proposte vanno nella direzione di un maggiore coinvolgimento dei fondi strutturali e di coesione, oltre a nuovi meccanismi di finanziamento condivisi. La necessità di rafforzare la base industriale della difesa, anche per contenere la dipendenza da fornitori esterni, viene accolta come un nodo strategico di lungo periodo che richiede interventi strutturali e non soltanto emergenziali.

Lo snodo dei fondi di coesione
Uno dei punti centrali del confronto ha riguardato l’utilizzo dei fondi di coesione per il comparto difesa. Alcuni Stati membri hanno chiesto maggiore flessibilità e rapidità nell’impiego delle risorse, puntando a superare i limiti di destinazione previsti nei regolamenti attuali. La proposta trova sponda in una parte della Commissione, che si è detta disposta a valutare modifiche normative, ma nel rispetto del principio di equilibrio tra obiettivi economici e coesione sociale. L’idea di estendere l’uso di risorse regionali al settore della difesa suscita anche riflessioni su come mantenere la finalità originaria di questi strumenti, evitando squilibri territoriali.

I prossimi passi
Il dibattito sul ReArm proseguirà nelle sedi tecniche e politiche dell’Unione. La Commissione, secondo quanto emerso, potrebbe presentare entro l’estate una revisione del pacchetto, integrando le richieste emerse a Varsavia. La Presidenza belga del Consiglio ha confermato l’intenzione di accelerare i tempi, con l’obiettivo di concludere i lavori entro fine anno. L’urgenza è evidente, ma lo è anche la necessità di costruire un consenso ampio. Sullo sfondo resta il nodo del bilanciamento tra rigore finanziario, investimenti strategici e solidarietà tra Stati membri, in un’Europa che vuole contare di più anche nel campo della difesa comune.

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