• Banca IFIS maggio25 850 1
  • 8501 intesa GREEN 25
  • SIMEST25 850 1
  • Fineco Change is Good
  • EDISON25 850 1

Schlein, il PD e il riarmo: il gioco delle ambiguità

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Schlein, il PD e il riarmo: il gioco delle ambiguità

C’è una costante nel Partito Democratico, ed è l’eterno dibattito tra identità e realismo, tra la pulsione pacifista e la necessità di mostrarsi forza di governo. Il piano ReArm, che prevede un aumento degli investimenti nella difesa, ha riacceso il conflitto. Elly Schlein, con il suo istinto di marcare le distanze dalla destra, ha scelto la via della contrapposizione: il piano va cambiato radicalmente, ha detto con fermezza. Ma i riformisti del partito non ci stanno, consapevoli che l’Italia ha impegni internazionali da rispettare e che l’atlantismo non è un vezzo da vecchi socialdemocratici, ma un pilastro della politica estera nazionale.

Schlein, il PD e il riarmo: il gioco delle ambiguità

Il PD torna così nel suo labirinto: da una parte la voglia di incarnare una sinistra movimentista, che rifugge la "logica della guerra" e che sogna un’Europa alternativa alla NATO; dall’altra, la consapevolezza che un partito che aspira a governare non può giocare con le ambiguità in materia di sicurezza e difesa. Un equilibrio instabile, che si ripete da anni.

Lo scontro in casa PD
La riunione sulla risoluzione per le comunicazioni della premier è stata lo specchio di questo dualismo irrisolto. Schlein vuole una rottura netta, una posizione che si distingua da Giorgia Meloni e che parli a un elettorato che chiede più diritti e meno armi. I riformisti tentano la mediazione, ma sanno che la segretaria ha costruito la sua leadership su un profilo alternativo alla politica tradizionale. Il rischio è quello di una battaglia identitaria che si trasforma in una trappola.

I numeri, del resto, parlano chiaro: l’Italia ha già avviato un processo di rafforzamento delle proprie capacità difensive in linea con gli altri paesi europei. Il piano ReArm è una necessità per mantenere gli impegni con l’Unione Europea e con la NATO. Per questo, l’ala riformista del PD insiste: non si può lanciare messaggi ambigui su un tema tanto cruciale.

Ma Schlein non arretra. Nel suo discorso ai parlamentari ha messo in chiaro che la priorità del PD deve essere una revisione complessiva del piano, per evitare una "deriva militarista" che avvantaggerebbe solo la destra. L’ala governista del partito, invece, vede nella posizione della segretaria il rischio di un isolamento internazionale e di una perdita di credibilità agli occhi degli alleati occidentali.

Meloni osserva e aspetta
Intanto, a Palazzo Chigi osservano con attenzione. Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto sanno che ogni crepa nel PD può renderle la vita più facile. La premier può persino permettersi il lusso di apparire più pragmatica e responsabile, mentre il principale partito di opposizione si divide tra pacifismo e necessità di credibilità internazionale.

L’incoerenza del PD non è una novità. Lo abbiamo visto con il Jobs Act, con la riforma costituzionale bocciata dagli stessi che l’avevano votata in Parlamento, con il balletto su termovalorizzatori e rigassificatori. Ora la questione non è solo il piano ReArm, ma il dilemma identitario che perseguita il partito dalla sua nascita. Sinistra o centro, movimento o istituzione, idealismo o realismo.

E intanto, Schlein si trova davanti alla prova più difficile: come tenere insieme un partito che da anni fatica a darsi un’identità chiara? Il rischio è sempre lo stesso: che nel tentativo di tenere tutto insieme, il PD finisca per non scegliere affatto.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 14 record
Pagina
1
19/05/2025
Meloni tra Vance e von der Leyen: diplomazia per un nuovo inizio
Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance...
19/05/2025
Bolzano, svolta al ballottaggio: Claudio Corrarati è il nuovo sindaco
La città di Bolzano ha scelto il suo nuovo primo cittadino: Claudio Corrarati, candidato d...
17/05/2025
Referendum 2025: lavoro e cittadinanza al bivio
Cinque quesiti, due giorni, una scelta: tra diritti da ripristinare e riforme da difendere...
17/05/2025
Mattarella: senza salari equi e giustizia sociale, la pace è un’illusione
Il Presidente richiama l’Italia ai valori costituzionali: lavoro dignitoso e rispetto dei ...
16/05/2025
Ucraina, colloqui a Istanbul senza i leader. Meloni: “Serve accordo di pace serio”
A Istanbul si apre un nuovo capitolo nella lunga guerra diplomatica che accompagna il conf...
16/05/2025
Cinque quesiti per il lavoro e la cittadinanza: i referendum dell’8 e 9 giugno ridisegnano le tutele
Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, gli elettori italiani sono chiamati alle urne per espri...
Trovati 14 record
Pagina
1
  • Banca IFIS maggio25 720
  • 720 intesa GREEN 25
  • Fineco Change is good
  • EDISON25 720