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A tutta dieta… del minestrone!

- di: Barbara Leone
 
A tutta dieta… del minestrone!
E’ un vero e proprio evergreen. E non solo in senso metaforico, dal momento che di verde nella dieta del minestrone ce n’è davvero in abbondanza. Per anni la dieta del minestrone ha fatto sognare molte donne con la certezza di poter perdere almeno 5 kg in una settimana. Sulla stessa scuola di pensiero si sono basate poi la dieta delle mele, dello yogurt e delle patate. Una strategia semplice, visto che il regime alimentare passa esclusivamente attraverso il consumo di un solo alimento. Più semplice di così! Ma, fidatevi, dopo averla provata non mangerete minestrone per un bel po’. E non è l’unico effetto collaterale. Ma andiamo per ordine. Questa dieta (vabbè, dieta) venne messa a punto negli Usa (e come ti sbagli) da un chirurgo cardiologo dell'ospedale Sacred Memorial di Saint Louis. Originariamente era destinata soprattutto ai pazienti in forte stato di obesità, che dovevano ridurre drasticamente il proprio peso in vista di interventi chirurgici al cuore. Lo scopo era non solo fare in modo di eliminare il grasso addominale nei pazienti a rischio ma anche riportare nella norma in breve tempo parametri importanti come colesterolo, glicemia, pressione, ecc. Inizialmente durava all’incirca 14 giorni. Non un giorno più, non uno di meno. Il tempo necessario di calare dai 7 agli 8 chili. Bugia: perché questa perdita di peso, per quanto stimolante a livello psicologico, è assolutamente fittizia. Un bluff, dal momento che si perdono sostanzialmente liquidi e muscoli. Grasso: zero. Se però volete provarla, non più di 7 giorni e sempre dietro stretto controllo medico. L’effetto detox, almeno quello, è garantito. Ci sentiremo più sgonfi e magari motivati per intraprendere un serio e duraturo percorso di dimagrimento affiancati dai professionisti del settore. Bando alle ciance, cosa dobbiamo mangiare se vogliamo fare la dieta del minestrone? Minestrone, ça va sans dire!  Innanzitutto c’è da precisare che questo tipo di dieta non prevede il conteggio delle calorie, e quindi il minestrone si può consumare a volontà. Se vi va anche a colazione (ma anche no).

Dieta del minestrone: cos'è e come funziona

Ma cosa si intende effettivamente per minestrone? Non ci provate, perché quello buono buono di nonna Peppina con verdurine fresche mischiate a cereali, fagioli, magari una cotenna di prosciutto non è assolutamente contemplato. Il minestrone che dovrete ingurgitare dovrà esser costituito esclusivamente da queste verdure: cipolle in abbondanza (perché sono diuretiche),  porri, sedano, spinaci, rape bianche, verza, peperoni, carciofi, broccoli, indivia, bietole, cicoria e radicchio. Stop. Scordatevi tutto il resto. La buona notizia è che dal quinto giorno possiamo aggiungere yogurt scremato, carne di manzo magra (dal quinto giorno) e riso integrale (dal settimo giorno). Una valida alternativa al riso può essere la quinoa, ricca di proprietà benefiche per l'organismo. Il minestrone si può consumare ogni giorno, mentre per tutti gli altri alimenti vanno seguire scrupolosamente le dosi. Per i primi quattro giorni di dieta, si prevede solamente il consumo di minestrone di verdura, tè e succhi di frutta non zuccherati. E così se nel primo giorno prenderemo a colazione una tazza di tè con un frutto, per spuntino un altro frutto, a pranzo e cena ovviamente minestrone, il quinto giorno il menù sarà: a colazione tè e frutta, per spuntino un frutto, a pranzo minestrone ma con in più carne magra e insalata e a cena minestrone più pesce, per esempio filetto di merluzzo. Va da sé che un regime alimentare così restrittivo se da una parte fa andar giù la bilancia, ma è un’illusione, dall’altra può portare ad una serie di squilibri perché l’organismo riceve troppe poche proteine e quasi nessun carboidrato complesso. Chi soffre della sindrome del colon irritabile, poi, dovrebbe fare particolarmente attenzione alla verdura ricca di fibra, come ad esempio le carote che contengono molta lignina. Inoltre, le verdure a foglia larga e i legumi andrebbero consumati con moderazione perché sono cibi che favoriscono l’accumulo di aria nella pancia e possono causare meteorismo, gonfiore o diarrea. Insomma, non è tutto oro quello che luccica. Nemmeno quando è (ever)green!
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