• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Transizione dell'automotive: asse Italia-Germania contro il divieto Ue dal 2035

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Transizione dell'automotive: asse Italia-Germania contro il divieto Ue dal 2035

Italia e Germania hanno unito le forze per chiedere alla Commissione europea un “cambio di rotta” sulla transizione dell’automotive. In una lettera inviata nelle ultime ore, i due governi invitano Bruxelles ad agire con “responsabilità, pragmatismo e visione”, proponendo di riconsiderare il divieto di vendita di nuove auto a benzina e diesel fissato per il 2035.

Transizione dell'automotive: asse Italia-Germania contro il divieto Ue dal 2035

A firmare il documento, per l’Italia, è stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che da mesi insiste sulla necessità di correggere la rotta del Green Deal. La lettera è stata condivisa e sottoscritta anche dalla ministra tedesca dell’Economia Katherina Reiche. La scelta segna un’intesa politica e industriale tra i due principali Paesi produttori di auto dell’Unione europea.

Il nodo del 2035
La normativa europea prevede che dal 2035 possano essere immatricolate solo vetture a zero emissioni, principalmente elettriche. Secondo Roma e Berlino, questo vincolo rischia di danneggiare la competitività dell’industria europea e di mettere a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro nelle filiere tradizionali, oltre a pesare sulle tasche dei consumatori.
Urso ha parlato di “un punto di svolta” per il settore: “Si apre una nuova fase per l’industria europea, servono tempi e strumenti più equilibrati per garantire una transizione sostenibile”.

Industria in allarme
L’alleanza tra Italia e Germania riflette le preoccupazioni delle principali case automobilistiche, che chiedono più tempo e incentivi per adeguarsi alle nuove tecnologie. La crescita del mercato elettrico non sta procedendo ai ritmi previsti, mentre resta alta la dipendenza europea da materie prime e batterie prodotte in Asia.

Il dibattito in Europa
La lettera rischia di riaprire il confronto politico tra i Paesi membri. Alcuni governi del Nord Europa e la Commissione restano favorevoli a mantenere l’obiettivo del 2035, ritenendolo necessario per centrare i target climatici. Altri Stati, soprattutto nell’Est, guardano con favore alla posizione di Italia e Germania, temendo l’impatto economico e sociale di una transizione troppo rapida.

Verso un nuovo negoziato
La mossa di Roma e Berlino arriva mentre la Commissione si prepara a rivedere parte del pacchetto Fit for 55. Il tema dell’automotive diventa così uno dei terreni più sensibili del dibattito europeo: da un lato la necessità di accelerare la decarbonizzazione, dall’altro il timore di perdere terreno industriale e posti di lavoro.
Il prossimo Consiglio dei ministri dell’Energia e dell’Ambiente dell’Ue sarà il banco di prova per capire se l’asse tra Italia e Germania riuscirà a spostare la linea di Bruxelles.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 6 record
18/12/2025
Stellantis accelera sull’innovazione: a Bruxelles 62 veicoli, debutti elettrici e concept visionari
Al Salone 11 marchi del gruppo: anteprime europee, concept car e nuovi modelli per city ca...
18/12/2025
Honda rallenta tra Giappone e Cina: i chip tornano a dettare legge
Honda programma nuovi stop produttivi tra fine dicembre e inizio gennaio per la carenza di...
17/12/2025
Automotive UE 2035: Flessibilità sì, ma neanche tanta
Automotive UE 2035: Flessibilità sì, ma neanche tanta
16/12/2025
UNRAE: appello alla chiarezza normativa per il settore automotive
UNRAE: appello alla chiarezza normativa per il settore automotive
Trovati 6 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720