• PIRELLI25 850 1
  • Banca IFIS GIUGNO25 850 1
  • 8501 intesa GREEN 25
  • POSTE25 850 1

Borse: chiusura di settimana incerta sui mercati asiatici

- di: Redazione
 
Borse: chiusura di settimana incerta sui mercati asiatici
Le borse asiatiche hanno avuto oggi, in chiusura di settimana di contrattazioni, una giornata contrastata.
Il Nikkei 225 di Tokyo ha guadagnato lo 0,7% a 33.690,11. I mercati cinesi hanno registrato un arretramento dopo i recenti guadagni guidati dalle aspettative di un maggiore sostegno da parte del governo agli sviluppatori immobiliari, settore da tempo in crisi a causa dell'enorme esposizione debitoria. Come è accaduto per le azioni di Country Garden, (una delle più grandi realtà tra gli sviluppatori immobiliari) che hanno perso il 6,7% dopo aver guadagnato il 16% ieri.

Borse: chiusura di settimana incerta sui mercati asiatici

A Hong Kong l'indice Hang Seng è sceso dell'1,4% a 17.663,08. L'indice Shanghai Composite ha perso lo 0,5% a 3.047,23. Il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,5% a 2.501,09, mentre l'indice S & P/ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,2% a 7.045,80.
A Bangkok, il SET è sceso dello 0,4%, mentre il Taiex di Taiwan è sceso dello 0,1%.

Ieri, in Europa, si sono registrati aumenti generalizzati, in un contesto di scambi ridotti. Il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,2% a 15.994,73 e anche il CAC 40 di Parigi è salito dello 0,2% a 7.277,93. Il FTSE 100 britannico è salito dello 0,2% a 7.483,58. Milano ha aperto oggi in terreno positivo, a + 0,28%.
Oggi Wall Street lavorerà solo in mattinata, prima del Ringraziamento.

L'attenzione degli investitori è ora concentrata sulla grande distribuzione, tra l’inizio non ufficiale della stagione dello shopping natalizio con il Black Friday e il timore che la diminuzione dei risparmi determini un calo della spesa.
Gli ultimi risultati trimestrali di una serie di rivenditori, da Walmart a Best Buy a Saks Fifth Avenue, suggeriscono un indebolimento della propensione dei consumatori alla spesa anche se l’inflazione si attenua e l’occupazione rimane solida.
il petrolio greggio di riferimento statunitense ha perso 64 centesimi a 76,46 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange.

Il greggio Brent, lo standard di prezzo internazionale, è rimasto invariato a 81,25 dollari al barile.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 63 record
Pagina
11
16/06/2025
Osservatorio CPI/ Italia a rischio estinzione: così salta il welfare
L’analisi dell’Osservatorio CPI: nel 2100 ci saranno meno italiani che nel 1861, servono 1...
16/06/2025
Crescita a due velocità: l’industria cinese rallenta, i consumi volano
Produzione sotto le attese a maggio, ma la spesa dei consumatori sorprende e rilancia la r...
16/06/2025
Asia in rialzo, petrolio e oro corrono con la crisi Iran-Israele
Tensioni geopolitiche spingono le materie prime, euro debole e futures europei in calo.
Trovati 63 record
Pagina
11
  • Banca IFIS GIUGNO25 720
  • PIRELLI25 300
  • POSTE25 720
  • 720 intesa GREEN 25