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Coldiretti: "Nei locali, 5 miliardi di cibi e vini invenduti a causa della pandemia"

- di: Daniele Minuti
 
Coldiretti: 'Nei locali, 5 miliardi di cibi e vini invenduti a causa della pandemia'
I danni che il settore della ristorazione e dell'accoglienza hanno subito a causa della pandemia da Covid-19 in Italia continuano ad accumularsi e la ripresa dei contagi negli ultimi mesi ha aggravato la situazione, con la Coldiretti che ha calcolato il danno per il segmento dell'agroalimentare Made in Italy rispetto al periodo precedente all'emergenza sanitaria.

Secondo Coldiretti, la pandemia ha portato a perdere 5 miliardi di euro in vini e cibi invenduti

A far spavento è il conteggio del valore di vini e cibi invenduti a causa del Covid, stimato in circa 5 miliardi di euro nel 2021 con un trend che continua a peggiorare: "La diffusione della variante Omicron" - spiega la nota di Coldiretti - "prolungato le difficoltà per ristoranti, agriturismi e bar anche nel mese di gennaio mentre il balzo dei prezzi energetici ha fatto impennare i costi di produzione in campi, stalle, serre e cantine. I locali si sono svuotati per il timore provocato dalla rapidità di diffusione dei contagi, per lo smart working e per il calo del turismo ma anche per il fatto che milioni di italiani sono stati costretti a casa perché positivi al Covid, hanno avuto contatti a rischio e sono in quarantena o sono privi di green pass perché non vaccinati".

Un crollo che si ripercuote sulla vendita dimolti prodotti, considerando l'enorme peso che il segmento della ristorazione ha come canale di commercializzazione (specie per i settori ittico e vitivinicolo). Inoltre, l'impatto colpisce sia i locali (ristoranti, bar, mense, agriturismi) che le industrie alimentari e agricole per circa 3,8 lavoratori.

La Coldiretti termina con un appello: "Si tratta di difendere la prima ricchezza del Paese con la filiera agroalimentare nazionale che nel 2021 è salita al valore di 575 miliardi pari al 25% del Pil nazionale ma è anche una realtà da primato per qualità, sicurezza e varietà a livello internazionale. Occorre salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui con l’emergenza Covid il cibo ha dimostrato tutto il suo valore strategico per il Paese".
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