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Confcommercio: "Quadro incerto per quanto riguarda la fiducia di consumatori e imprese"

- di: Daniele Minuti
 
Confcommercio: 'Quadro incerto per quanto riguarda la fiducia di consumatori e imprese'
I dati Istat relativi alla fiducia di consumatori e imprese per il mese di giugno 2022 mostra un quadro estremamente contraddittorio: questo mese la fiducia dei consumatori ha toccato il minimo dallo scorso novembre (scendendo a 98,3 da 102,7 punti) mentre continua ad aumentare l'indice delle imprese (da 111 a 113,6 punti). Dati che secondo Confcommercio, portano una situazione di estrema incertezza.

Incertezza nei dati di Confcommercio relativi alla fiducia di consumatori e imprese

Scendono tutte le componenti dell'indice di fiducia dei consumatori, col clima economico che cala da 103,6 punti a 93,9, quello corrente da 104,6 a 97,9, il clima personale si abbassa da 102,4 a 99,8 mentre quello futuro passa da 99,8 a 98,8.

Situazione diametralmente opposta per le imprese, dove ci sono crescite in ogni comparto: si parte da una leggera salita nell'industria, con manifattura e costruzioni in cui l'indice sale a 110 e a 159,7, per l'industria che invece vede una crescita più ripida, raggiungendo quota 109,1 e 107,2.

L'Ufficio Studi di Confcommercio commenta così: "Un quadro caratterizzato da incertezza e contraddizioni, in cui si combinano segnali di debole ottimismo da parte degli imprenditori, soprattutto dei servizi, a fronte di una marcata contrazione del sentiment delle famiglie. L’impatto della dinamica dei prezzi su aspettative e atteggiamenti dei consumatori non può che farsi sentire in misura progressiva e crescente. I tempi di trasmissione degli impulsi dai costi delle importazioni ai prezzi dei beni e servizi finali sono coerenti con quelli del deterioramento della fiducia delle famiglie, fenomeno da leggere anche nelle indicazioni discordanti tra le attese di aumento dei prezzi, i timori per l’occupazione e le dichiarate crescenti opportunità di risparmio. Non si può escludere che questi orientamenti preludano a comportamenti molto più prudenti verso i consumi, con la conseguenza di rendere più complicata, nei prossimi mesi, la buona tenuta dell’economia registrata nella prima parte dell’anno in corso, nonostante che i servizi di mercato, come racconta il clima di fiducia delle imprese, mostrino una buona intonazione attuale e prospettica".
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