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Dati personali: multa garante ad Aspi non inerisce correttezza azienda

- di: Redazione
 
Dati personali: multa garante ad Aspi non inerisce correttezza azienda
La sanzione di un milione di euro, che è stata inflitta dal Garante della protezione dei dati personali ad Autostrade per l’Italia, non tocca la correttezza dell'azienda nel trattamento di elementi sensibili relativi ai clienti, ma è relativa ad una mera attribuzione della titolarità. Lo spiega Autostrade per l'Italia, anche se il testo con cui il Garante della privacy aveva reso nota la sanzione, motivandola, era già di suo chiarificatrice che ad Aspi non venivano mosse contestazioni sulla correttezza dei comportamenti.

Dati personali: multa garante ad Aspi non inerisce correttezza azienda

Aspi puntualizza che la sanzione ''è dovuta non a una illecita o scorretta gestione dei dati degli utenti registrati all’applicazione per richiedere il cashback, bensì a una questione di attribuzione della titolarità ovvero della responsabilità del trattamento a una società che è interna al Gruppo''.

Infatti, secondo il Garante, aggiunge Aspi, ''il soggetto competente quale titolare del trattamento dei dati non dovrebbe essere individuato in Free To X, la controllata di Aspi che gestisce il servizio di rimborso, ma in Autostrade per l’Italia stessa. La natura della violazione accertata, quindi, attiene ad aspetti di individuazione dei soggetti, ovvero chi è il titolare e il responsabile del trattamento tra ASPI e Free To X''.

In ogni caso, a chiarire ulteriormente il profilo della contestazione ad Autostrade per l'Italia, l'Autorità garante ha anche voluto specificare che "il servizio di cashback è gratuito e che dal trattamento in questione la società non ha conseguito alcun beneficio economico''. Peraltro, altro aspetto affatto marginale, quando il Garante aveva date le sue indicazioni sulla vicenda, Aspi vi si era immediatamente conformata (il 15 dicembre 2022). Tanto che il garante non ha indicato ad Aspi misure correttive. Il dossier è relativo al trattamento di dei dati di circa 100mila utenti registrati alla app per il rimborso del pedaggio, denominata Free to X.
Le criticità del servizio - che consente la restituzione, totale o parziale, del costo del biglietto autostradale per i ritardi dovuti ai cantieri di lavoro - erano state segnalate al Garante da una associazione di consumatori.
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