• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Petrolio: sale il prezzo dopo stretta americana su esportazioni dalla Russia

- di: Redazione
 
Petrolio: sale il prezzo dopo stretta americana su esportazioni dalla Russia
I prezzi del petrolio hanno registrato oggi una impennata di oltre il 4%, dopo che gli Stati Uniti hanno inasprito le sanzioni contro le esportazioni di greggio russo. I futures del greggio Brent, benchmark internazionale , con scadenza a dicembre sono stati scambiati in rialzo del 4,5% a 89,9 dollari al barile, mentre quelli del greggio US West Texas Intermediate del mese di novembre sono saliti del 4,7% a 86,83 dollari al barile.
Il ritorno verso i 90 dollari al barile arriva dopo che ieri gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a due compagnie di navigazione accusate di violare il tetto del prezzo del petrolio del G7, un meccanismo progettato per mantenere una fornitura affidabile di flussi russi sul mercato, frenando al contempo gli introiti di Mosca.

Petrolio: sale il prezzo dopo stretta americana su esportazioni dalla Russia

Secondo il Dipartimento del Tesoro americano, questa azione sottolinea il suo impegno, con i suoi partner internazionali, ''nel ridurre in modo responsabile i profitti petroliferi del governo russo e nel limitarne la macchina da guerra''.
Il 5 dicembre dello scorso anno il G7, l’Australia e l’Unione Europea hanno imposto un tetto massimo al prezzo del petrolio russo di 60 dollari al barile. Ciò ha fatto seguito alla decisione dell'’UE e del Regno Unito di imporre un divieto sulle importazioni via mare di petrolio greggio russo.
La mossa per reprimere le vendite di petrolio russo “dimostra il nostro continuo impegno a ridurre le risorse della Russia per la guerra contro l’Ucraina e ad imporre un tetto massimo di prezzo”, ha affermato il vice segretario al Tesoro Wally Adeyemo.

“Rimaniamo impegnati ad attuare una politica di tetto massimo dei prezzi che ha due obiettivi: ridurre i profitti petroliferi su cui la Russia fa affidamento per condurre la sua guerra ingiusta contro l’Ucraina e mantenere i mercati energetici globali stabili e ben riforniti nonostante le turbolenze causate dall’invasione non provocata dell’Ucraina da parte della Russia'', ha aggiunto Adeyemo.
Gli operatori di mercato stanno inoltre monitorando da vicino le ricadute dell’escalation del conflitto tra Israele e Hamas , che ha accresciuto le preoccupazioni che i combattimenti possano influenzare la produzione energetica regionale. Il Medio Oriente rappresenta oltre un terzo del commercio marittimo globale.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 117 record
16/12/2025
AssoNEXT Awards 2025: a Milano la celebrazione delle eccellenze dell'Euronext Growth Milan
Riconoscimenti a Otofarma, Redelfi e I.CO.P., premi speciali a First Capital, Algebris e A...
16/12/2025
Consob, utili in crescita a doppia cifra per le banche quotate nel primo semestre
Profitti a 16,7 miliardi (+11,9%) nonostante il calo del margine di interesse. Commissioni...
16/12/2025
Confcommercio, via libera del ministero della Giustizia al nuovo Codice etico
Aggiornamento al Dlgs 231/2001: più reati presupposto, nuove aree di rischio e rafforzamen...
16/12/2025
Credito alle famiglie, nei primi 9 mesi del 2025 erogazioni in crescita
Nei primi nove mesi del 2025 il credito alle famiglie italiane continua a crescere
16/12/2025
Inflazione, a novembre rallenta all’1,1%. Scende il carrello della spesa, pesa il calo di trasporti ed energia
L’inflazione rallenta lievemente a novembre, confermando un quadro di progressiva normaliz...
Trovati 117 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720