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San Valentino, gli italiani non rinunciano all’amore (ma risparmiano): cene a casa e meno ristoranti

- di: Sveva Faedda
 
San Valentino, gli italiani non rinunciano all’amore (ma risparmiano): cene a casa e meno ristoranti

Gli innamorati italiani non abbandonano la tradizione e continuano a festeggiare San Valentino, ma con un occhio più attento al portafoglio. Secondo un’indagine condotta da Confesercenti, il 60% della popolazione celebrerà la festa degli innamorati, con una spesa media di circa 80 euro a coppia. Un dato in calo rispetto ai 85 euro registrati nel 2024 (-6%), segno di una maggiore prudenza nei consumi. Le ragioni? L’incertezza economica, il caro prezzi e persino il Festival di Sanremo, che quest’anno ricorre proprio durante la settimana di San Valentino e ha contribuito a far crescere il numero di chi preferisce festeggiare a casa.

San Valentino, gli italiani non rinunciano all’amore (ma risparmiano): cene a casa e meno ristoranti

La cena romantica si conferma il modo preferito per celebrare il 14 febbraio, con il 70% delle coppie che ha deciso di trascorrere la serata a tavola. Tuttavia, mentre nel 2024 il 69% degli innamorati aveva scelto un ristorante o un locale pubblico, quest’anno la percentuale è scesa al 63%. In parallelo, cresce il numero di chi preferisce un’atmosfera più intima tra le mura domestiche: il 29% degli italiani preparerà una cena homemade, contro il 22% dell’anno scorso.

Un fenomeno che ha diverse spiegazioni. Oltre alla volontà di risparmiare, pesa anche la voglia di restare a casa a seguire il Festival di Sanremo, che negli ultimi anni è diventato un vero e proprio evento nazionalpopolare, capace di catalizzare l’attenzione del pubblico. A influire sulla scelta è anche il nuovo Codice della Strada, che ha introdotto norme più severe per chi si mette al volante dopo aver bevuto. Il rischio di incorrere in sanzioni più pesanti sta scoraggiando le uscite serali e, di conseguenza, penalizzando il settore della ristorazione.

Ristoranti in difficoltà: “Consumi in calo, situazione preoccupante”
Per i ristoratori e i pubblici esercizi la festa degli innamorati rappresenta da sempre una delle date più importanti dell’anno, seconda solo a Capodanno e alla Festa della Donna. Ma il calo della domanda preoccupa gli operatori del settore, che già da mesi affrontano una situazione difficile.

“Il periodo non è dei più semplici – spiega Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenticon l’economia italiana sostanzialmente ferma e i consumi che faticano a ripartire. Il calo della domanda per San Valentino si inserisce in una tendenza negativa che parte già da Capodanno. Per ristoranti e locali il momento resta complicato, tra il calo delle prenotazioni e il rischio di nuovi rincari energetici.”

Un quadro che si inserisce in un contesto economico più ampio, in cui le famiglie italiane stanno diventando sempre più caute nelle spese non essenziali. L’aumento del costo della vita, il caro bollette e l’incertezza sul futuro economico stanno spingendo molte coppie a fare scelte più oculate. E così, anche una cena romantica può trasformarsi in un momento di convivialità casalinga, senza rinunciare all’atmosfera, ma con un budget più contenuto.

Cioccolatini e profumi restano i regali più gettonati
Se la cena resta la scelta più popolare, il 60% delle coppie ha comunque deciso di scambiarsi un regalo. Tra i doni più amati, i cioccolatini continuano a dominare la classifica con il 38% delle preferenze, seguiti dai prodotti di profumeria (26%), dai fiori (24%) e dai gioielli (22%). Gli accessori moda, spinti dai saldi invernali ancora in corso, sono scelti dal 20% degli innamorati. Più distanti, ma comunque apprezzati, i regali legati alle esperienze: viaggi e pacchetti di attività di coppia si attestano al 12%, mentre i servizi di benessere – come spa e percorsi relax – si fermano al 10%.

Anche qui, si nota una tendenza al risparmio: sempre più italiani optano per piccoli pensieri simbolici piuttosto che per regali più costosi. Il timore di spese eccessive spinge molti a rivedere il proprio budget, puntando su doni più accessibili ma ugualmente significativi.

Il fattore last minute: la speranza dei commercianti
Nonostante il generale calo dei consumi, c’è ancora una speranza per il settore: gli acquisti last minute. Secondo Confesercenti, molti italiani tendono a ridursi all’ultimo momento per decidere come festeggiare San Valentino, e questo potrebbe dare una boccata d’ossigeno ai ristoratori e ai commercianti.

“La tendenza degli ultimi anni ci dice che molte coppie scelgono cosa fare solo all’ultimo momento – spiegano da Confesercenti – e questo ci lascia ancora margini di recupero. Speriamo che, nelle prossime ore, le prenotazioni nei ristoranti aumentino e che i negozi vedano un incremento delle vendite di regali.”

Un piccolo spiraglio di ottimismo, in un quadro generale che resta complesso. Ma, in fondo, San Valentino non è solo una questione di consumi: è soprattutto un’occasione per celebrare l’amore, che sia con una cena gourmet o con un piatto cucinato insieme nella cucina di casa.

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