• POSTE25 850 1

Superbonus salvo, ma non per chi froda

- di: Daniele Minuti
 
Superbonus salvo, ma non per chi froda
Quante sorprese riserva la vita. Come scoprire che chi viola a legge, chi grassa ai danni della comunità, chi si arricchisce al contrario di quel che faceva Robin Hood deve essere punito e non premiato consentendogli di godere del bottino. È quello che hanno scoperto coloro che, ancora per poche settimane, siedono in parlamento, chiamati a mettere ordini in una serie di materie spinose, tra le quali il ''mitologico'' superbonus, oggetto dell'ostracismo di Mario Draghi che non l'ha mai gradito ritenendolo, diciamo noi a buona ragione, qualcosa che ha drogato il sistema delle costruzioni, alimentando una lievitazione dei prezzi conseguenza di un aumento degli interventi edilizi e, quindi, dando il via ad una serie di truffe costate allo Stato qualche miliardo che oggi sarebbe utilissimo. Ora, sulla base dell'accordo tra i partiti, la misura resta, ma solo per coloro che non hanno volutamente speculato.

Superbonus salvo, ma non per chi froda

La storia del superbonus è complicata perché, nato come un sistema per ridare slancio al settore delle costruzioni, prevedendo un costo zero per chi commissionava, con l'aggiunta di un dieci per cento (tutto a carico dello Stato), è diventato un circuito perverso in cui il gioco della cessione del credito alle banche ha spianato la strada ad una massa di manigoldi, che - con interventi fasulli - si sono arricchiti grazie anche alle scatole cinesi nelle quali il denaro delle sovvenzioni veniva fatto transitare per poi finire in oscure banche nei paradisi fiscali.

La maggior parte dei casi di irregolarità si sono tradotti in vere e proprie truffe, messe a segno barcamenandosi tra i vuoti della norma, ovvero approfittando del fatto che l'introduzione del superbonus non è stata accompagnata da una rete di protezione legislativa che sbarrasse la strada a speculatori o, semplicemente, a ladri.
Il punto della storia, quindi, è diventato politico e anche pratico, perché il superbonus è stato ed è ancora difeso a spada tratta dai Cinque Stelle che menano vanto del fatto di avere, con questa misura, rimesso in moto le costruzioni. Che poi ci sia chi ci abbia lucrato in modo illecito, a loro sembra interessare poco e quindi la strenua difesa del provvedimento (Giuseppe Conte lo ha detto e ridetto) era perché migliaia di aziende rischiavano di chiudere per i troppi vincoli legati alla cessione dei crediti fiscali.

Un po' il ragionamento che si sta facendo sul reddito di cittadinanza che, nato come sostegno a chi non ha accesso al lavoro, è stato assegnato anche a chi non ne aveva diritto.
Alla fine, tra l'opposizione al superbonus e la sua difesa totale, è stato trovato un compromesso che sembra la traduzione politica di una delle domande del mitico Massimo Catalano di ''Quelli della notte'': è meglio punire chi ha frodato per scelta precisa o no? Oppure: la responsabilità dolosa è ben più grave di quella colposa?

La faccenda, quindi, è parecchio complicata dal punto di vista della comprensione di una persona di media intelligenza che non maneggia, con la necessaria padronanza, la lettera di commi, lemmi, glosse e incisi. Comunque, prendendo a canovaccio la spiegazione dei giornali specializzati, si può dire che, sulla base dell'emendamento condiviso dalle commissioni Finanze e Bilancio del Senato, viene cancellata la responsabilità solidale a soli casi in cui è evidente dolo o colpa grave.
Quindi il superbonus resta (ora aspettiamo le giaculatorie grilline che canteranno vittoria), pur se con dei paletti ben precisi, che rispondono essenzialmente a principi di ragionevolezza.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 94 record
20/08/2025
Asia tentenna tra tech e oro in attesa di Jackson Hole
Asia in calo tra vendite tech e attesa di Jackson Hole. Petrolio in lieve recupero, oro in...
20/08/2025
Delfin verso il 20 % di MPS: adesioni rallentano, scosse in arrivo
Via libera BCE a Delfin fino al 19,99% in MPS. Adesioni OPS su Mediobanca a 161.796.619 (1...
20/08/2025
Russia sull’orlo: tra stagflazione e licenziamenti in vista
Russia in frenata: PIL +1,1% Q2 2025, inflazione 4,8% e tassi al 18%. Deficit in aumento, ...
20/08/2025
Powell a Jackson Hole: la Fed potrebbe gelare le speranze di tagli
Jackson Hole: Powell tra dati contrastanti e pressioni politiche. Taglio dei tassi a sette...
20/08/2025
Cina frena sui tassi: Lpr stabile, scommessa su misure mirate
Il PBoC lascia invariati LPR 1Y al 3,0% e 5Y al 3,5% (20 agosto 2025) e punta su misure mi...
20/08/2025
Trump attacca Powell e chiede un taglio tassi per salvare i mutui
Trump attacca Powell e chiede un taglio dei tassi per rilanciare i mutui. Focus su inflazi...
Trovati 94 record
  • POSTE25 720