Capri introduce l’ordinanza anti-petulanza per tutelare turisti e residenti
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

Capri dice basta a volantini, menù sotto il naso e promozioni insistenti. Con un’ordinanza firmata sabato 14 giugno dal sindaco Paolo Falco, l’isola mette ufficialmente al bando ogni forma di pubblicità invadente. L’obiettivo è chiaro: proteggere il decoro urbano e garantire la serenità di chi passeggia, che sia turista o residente. Vietato dunque avvicinare le persone con materiale promozionale di qualsiasi tipo, dalle mappe geografiche ai depliant. Le sanzioni arrivano fino a 694 euro. Per i recidivi è prevista anche la sospensione dell’attività fino a tre giorni.
Capri introduce l’ordinanza anti-petulanza per tutelare turisti e residenti
L’ordinanza, valida su tutto il territorio comunale, risponde a una richiesta diffusa: arginare quella che l’Unione Nazionale Consumatori ha definito una “forma di pressione selvaggia”, esercitata da soggetti non sempre in regola che occupano spazi pubblici, disturbano la quiete e agiscono spesso senza autorizzazione. Il fenomeno si concentra nei punti più sensibili dell’isola, come la Piazzetta, via Camerelle, Marina Grande. Per anni si è assistito a una progressiva degenerazione dei comportamenti promozionali, con turisti letteralmente assediati da proposte, inviti a entrare nei locali, distribuzione forzata di volantini o menu plastificati. L’ordinanza intende ristabilire un equilibrio, mettendo al centro la libertà individuale e il rispetto dello spazio comune.
Reazioni tra sostegno e preoccupazione
L’iniziativa è stata accolta positivamente da molti cittadini, da associazioni di consumatori e da chi, da tempo, chiedeva una regolamentazione più rigida delle attività di promozione. L’Unione Consumatori ha parlato di un “provvedimento coraggioso”, che riporta ordine e legalità in un contesto che rischiava il caos. Ma tra i commercianti si è diffuso anche un certo allarme. Alcuni temono che l’ordinanza possa colpire indistintamente anche chi lavora con correttezza, cercando semplicemente di attrarre clientela in maniera educata. Il timore è che si passi dalla tolleranza eccessiva a una repressione generalizzata. La giunta comunale ha però chiarito che non si tratta di penalizzare il commercio, bensì di distinguere tra promozione legittima e comportamento invasivo. Le attività in regola e rispettose non hanno nulla da temere.
Il ruolo dei controlli
A vigilare sull’applicazione della norma saranno le forze dell’ordine e la polizia municipale, che già nei primi giorni successivi all’entrata in vigore hanno intensificato i controlli. Le sanzioni saranno comminate anche su segnalazione, e per chi verrà sorpreso più volte a violare il divieto scatterà automaticamente la sospensione temporanea dell’attività. L’amministrazione comunale punta così a lanciare un segnale forte, soprattutto nei confronti di chi opera abusivamente e compromette l’immagine dell’isola. Per Capri, che vive gran parte della sua economia sul turismo internazionale, difendere la qualità dell’accoglienza significa anche saper dire no a pratiche scorrette, che danneggiano l’esperienza dei visitatori e allontanano il pubblico più esigente.
Un cambio di paradigma
La cosiddetta ordinanza anti-petulanza segna una discontinuità con il passato. Non si tratta soltanto di una norma di divieto, ma di un invito a ripensare il modo in cui si propone l’offerta turistica. In un contesto saturo di stimoli e sovraccarico di informazioni, la discrezione diventa un valore aggiunto. Capri vuole distinguersi come luogo di eleganza, bellezza e misura. E per farlo decide di togliere di mezzo ciò che disturba, distrae, infastidisce. Chi visita l’isola non deve sentirsi un bersaglio mobile. Deve poter scegliere liberamente dove sedersi, cosa visitare, quale ristorante provare. L’ordinanza nasce per proteggere questo spazio di libertà, e restituire a Capri quel carattere esclusivo e sobrio che l’ha resa famosa nel mondo.