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"Fiere": il nuovo spazio femminista della CGIL che sfida il patriarcato

- di: Giulia Caiola
 
'Fiere': il nuovo spazio femminista della CGIL che sfida il patriarcato

Nasce Fiere, la rubrica femminista di Collettiva.it, un nuovo spazio di riflessione e denuncia curato da un gruppo di giovani donne della CGIL. Un progetto ambizioso che punta i riflettori su un tema centrale: il rapporto tra femminismi e mondo del lavoro. Con interviste, storie, contributi, analisi, video e podcast, Fiere si propone di raccontare la realtà delle lavoratrici, delle militanti sindacali e di tutte quelle donne che, nei luoghi di lavoro come nelle piazze, lottano quotidianamente contro discriminazioni e ingiustizie.

"Fiere": il nuovo spazio femminista della CGIL che sfida il patriarcato

Il titolo della rubrica non è casuale. Fiere è un nome che gioca su un doppio significato: da un lato esprime la fierezza e l’orgoglio di chi rivendica i propri diritti, dall’altro richiama l’immaginario delle fiere, animali selvaggi e indipendenti, simbolo di forza, coraggio e ribellione. Una scelta linguistica che racchiude in sé il senso di un progetto nato per scuotere le coscienze, dare voce alle battaglie delle donne e ribadire con fermezza che la parità di genere non è un obiettivo raggiunto, ma una strada ancora lunga da percorrere.

Un nuovo sguardo sul mondo del lavoro
Il cuore di Fiere è il racconto. La rubrica darà spazio a storie di vita e di lotta, portando alla luce le difficoltà, ma anche le conquiste, delle donne nel mondo del lavoro. Dai turni massacranti nelle fabbriche alle discriminazioni nei colloqui di assunzione, dai precariati senza tutele alle battaglie sindacali per la maternità e la parità salariale, Fiere vuole essere una finestra aperta su un universo spesso ignorato o sottovalutato.

Ma non solo: la rubrica sarà anche uno spazio di analisi e approfondimento, con contributi che metteranno in discussione il modello economico e sociale attuale, ancora fortemente patriarcale, e che proporranno alternative concrete per un mondo del lavoro più equo e inclusivo.

Il sostegno della CGIL
La nascita di Fiere è stata accolta con entusiasmo all’interno della CGIL. Lara Ghiglione, segretaria confederale del sindacato, ha espresso grande apprezzamento per l’iniziativa: “Siamo davvero Fiere e grate nei confronti di queste giovani e competenti donne, per aver fortemente voluto questa rubrica. Attraverso un linguaggio moderno e idee innovative, ci racconteranno il mondo che c'è e quello che vogliamo costruire insieme. Racconteranno la diversità come valore da salvaguardare, la parità di opportunità come crescita per il Paese e la cultura del rispetto come risposta alla politica dell’odio e alla violenza.”

Un progetto che non si limiterà al solo pubblico sindacale, ma che vuole parlare a tutte e tutti, dentro e fuori la CGIL. Un invito alla consapevolezza e all’azione, perché il cambiamento passa anche attraverso la narrazione.

Un debutto social per raggiungere tutti
L’attenzione per un linguaggio moderno si riflette anche nella scelta dei mezzi di comunicazione. Fiere non sarà solo un appuntamento su Collettiva.it, ma avrà una forte presenza sui social, con contenuti dedicati e un dialogo aperto con le nuove generazioni. Lo spot di lancio su Instagram ha già iniziato a far parlare di sé, segno che c’è un bisogno concreto di raccontare queste storie in modo diretto, chiaro e incisivo.

Un obiettivo chiaro: scardinare il privilegio patriarcale
Alla base di Fiere c’è un obiettivo preciso: mettere in discussione il privilegio patriarcale che ancora oggi condiziona i rapporti sociali e lavorativi. Perché se è vero che negli ultimi decenni sono stati fatti passi avanti importanti, è altrettanto vero che le disuguaglianze sono ancora profonde.

Le donne continuano a guadagnare meno degli uomini, ad avere meno opportunità di carriera e a essere costrette a scegliere tra lavoro e famiglia. Senza dimenticare la violenza economica, le molestie sul lavoro, il doppio carico di cura e le difficoltà nell’accesso alle posizioni di potere.

Fiere non vuole essere solo una rubrica, ma un punto di partenza per un dibattito più ampio. Un luogo dove raccogliere testimonianze, ma anche dove proporre soluzioni. Perché raccontare è importante, ma agire è fondamentale.

La sfida è lanciata. E le fiere non hanno paura.

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