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Forti perdite di Huawei sui mercati esteri a causa dell'ostracismo americano

- di: Brian Green
 
Forti perdite di Huawei sui mercati esteri a causa dell'ostracismo americano
A quasi due anni dall'offensiva commerciale che gli Stati Uniti hanno lanciato contro Huawei, il gigante tecnologico cinese sta accusando i primi contraccolpi negativi. Le vendite di smartphone Huawei sono infatti crollate al di fuori della Cina, risentendo del divieto di esportazione degli Stati Uniti che impedisce ai nuovi telefoni del gruppo cinese di dotarsi di Google Play Store o delle app Android.
Le vendite di apparecchiature di telecomunicazione di Huawei sui mercati esteri hanno soprattutto sofferto della campagna con cui l'America ha cercato di persuadere le nazioni alleate ad abbandonare l'attrezzatura cinese per le preoccupazioni legate alla sicurezza.

Lo sforzo degli Stati Uniti ha quindi ridotto la presenza di Huawei sui mercati esteri, rendendola molto più dipendente dal mercato cinese, dove gran parte della sua attività è ancora in crescita, stando ai risultati finanziaria del 2020 che la società di Shenzhen ha reso noti ieri. In effetti l'andamento delle vendite di Huawei mostra un incremento del 15 per cento nel mercato domestico, ma anche cali a due cifre su quelli europei e nordamericani.
L'anno scorso, ha detto un dirigente del gruppo parlando con i media americani con la garanzia dell'anonimato, è stato "davvero difficile per Huawei". I controlli sulle esportazioni statunitensi hanno avuto "un enorme impatto su Huawei, in particolare per il business consumer". Né c'è molto ottimismo per il futuro, da il momento che non si intravedono segnali di un cambio d'atteggiamento da parte dell'amministrazione Biden. Che comunque potrebbe anche tenere in considerazione le lamentele che giungono dalle società statunitensi produttrici di semiconduttori che intrattenevano rapporti commerciali proficui con Huawei, oggi fortemente a rischio.

Interessante la posizione di Rob Strayer, vicepresidente esecutivo dell'associazione di categoria Information Technology Industry Council, secondo il quale "molti operatori (di telecomunicazioni, ndr) sono preoccupati per l'utilizzo di un fornitore non affidabile e stanno lavorando per trovare modi per sostituire l'apparecchiatura Huawei e andare con fornitori di fiducia come Ericsson, Nokia, Samsung".
Presentando i risultati del 2020 mercoledì, il presidente Ken Hu ha promesso che Huawei supererà questo periodo complesso, continuando a investire pesantemente nella ricerca in aree quali le reti 5G, l'intelligenza artificiale e la guida autonoma. La società ha dichiarato di aver speso circa 22 miliardi di dollari, o il 16% delle sue entrate, in ricerca e sviluppo lo scorso anno.
I funzionari statunitensi hanno iniziato a sollevare preoccupazioni su Huawei durante l'amministrazione Obama, ma la campagna per indebolire la società cinese ha subito un'accelerazione nel maggio 2019, quando l'amministrazione Trump ha vietato la maggior parte delle vendite di tecnologia statunitense alla società, definendola una minaccia alla sicurezza.
Secondo gli Stati Uniti, il governo cinese potrebbe attingere alle apparecchiature di telecomunicazione Huawei installate all'estero per spiare l'Occidente o interferire con il funzionamento di infrastrutture.
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