Sinner in Vaticano, tra tennis e spiritualità: l’abbraccio con Papa Leone XIV emoziona l’Italia

- di: Redazione

15/05/2025

Sinner in Vaticano, tra tennis e spiritualità: l’abbraccio con Papa Leone XIV emoziona l’Italia

FOTO: Vatican Media

Jannik Sinner ha incontrato ieri Papa Leone XIV in Vaticano. Il campione altoatesino, fresco della vittoria agli Internazionali di Roma e attualmente primo nel ranking mondiale, è stato ricevuto con una delegazione della Federazione Italiana Tennis e Padel guidata dal presidente Angelo Binaghi. Presenti anche i genitori del tennista, in un clima che ha unito l’intensità simbolica dell’occasione alla genuina emozione di un ragazzo che, pur essendo un’icona dello sport globale, non perde la sua compostezza e umiltà.

Sinner in Vaticano, tra tennis e spiritualità: l’abbraccio con Papa Leone XIV emoziona l’Italia

Durante l’udienza, Sinner ha consegnato al Pontefice una racchetta da tennis con la scritta “Con affetto, Jannik”. La risposta del Papa, ironica e affettuosa, ha sciolto la formalità del momento: «Qui è meglio di no, lasciamo stare», ha detto con un sorriso, riferendosi all’ambiente solenne della sala in cui si trovavano. Ma l’atmosfera è rimasta leggera: «A Wimbledon mi lascerebbero giocare, forse, con questo vestito», ha aggiunto scherzando sul suo abito bianco papale. Un momento che ha fatto il giro del mondo, diventando virale anche sui social.

La tessera onoraria e l’amore del Papa per il tennis

Papa Leone XIV, che non ha mai nascosto la sua simpatia per lo sport, ha ricevuto la tessera onoraria della Federazione Italiana Tennis e Padel, simbolo del legame tra la Chiesa e il mondo sportivo. Un gesto che testimonia l’attenzione del Pontefice verso lo sport come strumento educativo, etico e sociale. In più occasioni, Leone XIV ha definito lo sport “un linguaggio universale che può unire i popoli e abbattere i muri”. E ieri lo ha ribadito, rivolgendosi a Sinner con parole di stima e incoraggiamento, elogiando il suo impegno e il suo stile.

Un simbolo dell’Italia contemporanea

Sinner ha commentato l’incontro parlando con i giornalisti presenti: «È stato un onore immenso, sono emozionato. Portare la mia storia e la mia passione in un luogo come questo è qualcosa che non dimenticherò mai». La sua figura, divenuta ormai una delle più riconosciute a livello internazionale, rappresenta oggi una delle immagini positive dell’Italia nel mondo: giovane, determinato, rispettoso, vincente. Il suo gesto verso il Papa è stato letto come un atto di riconoscimento dei valori universali che legano sport, fede, disciplina e solidarietà.

Un abbraccio tra mondi diversi ma complementari

L’incontro tra Papa Leone XIV e Jannik Sinner va oltre la notizia: è la fotografia di un’alleanza tra generazioni, tra linguaggi differenti – quello spirituale e quello sportivo – che si ritrovano a condividere lo stesso messaggio. La racchetta donata non è solo un oggetto, ma il simbolo della volontà di giocare un ruolo attivo nella costruzione di una società più solidale. E se il Papa ha risposto con la sua solita ironia, il suo sguardo ha detto molto di più: lo sport, se praticato con onore, è una forma altissima di preghiera laica.

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