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Acea, promesse verdi al palo

- di: Marta Giannoni
 
Acea, promesse verdi al palo

Smart grid, rinnovabili, decarbonizzazione: il piano industriale 2020-2024 si è fermato alle slide.

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Nel 2020, Acea annunciava un piano industriale ambizioso per il quinquennio 2020-2024, puntando su smart grid, energie rinnovabili e decarbonizzazione. Tuttavia, a distanza di cinque anni, molte di queste promesse sembrano essere rimaste sulla carta.

Smart grid: un’evoluzione a rilento
Il piano prevedeva l’installazione di oltre 1,8 milioni di contatori intelligenti e un investimento di 492 milioni di euro per la resilienza e l’efficientamento delle reti elettriche. Secondo il Bilancio di Sostenibilità 2023, Acea ha installato circa 1,2 milioni di contatori intelligenti, ben al di sotto dell’obiettivo prefissato. Inoltre, la digitalizzazione delle reti ha subito ritardi significativi, compromettendo l’efficienza e la qualità del servizio offerto ai cittadini. 

Energie rinnovabili: obiettivi mancati
Acea aveva annunciato l’intenzione di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili, puntando a una capacità installata di 750 MW entro il 2024. Tuttavia, al termine del periodo, la capacità effettiva si attesta a circa 330 MW, meno della metà dell’obiettivo dichiarato. Questo ritardo è attribuibile a una serie di fattori, tra cui iter autorizzativi complessi e difficoltà nella realizzazione dei progetti. 

Decarbonizzazione: un percorso incerto
La decarbonizzazione rappresentava un pilastro fondamentale del piano industriale di Acea, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO₂ del 40% entro il 2024. Tuttavia, i dati disponibili indicano una riduzione inferiore al 20%, evidenziando un gap significativo rispetto agli impegni assunti. Questo risultato è in parte dovuto alla lentezza nell’adozione di tecnologie a basse emissioni e alla mancata dismissione di impianti altamente inquinanti. 

Economia circolare: iniziative limitate
Acea aveva promesso di investire nell’economia circolare, con progetti di compostaggio e trattamento delle plastiche. Nonostante l’apertura di alcuni impianti, come quello di Aprilia, le iniziative intraprese sono state limitate e non hanno raggiunto l’impatto previsto. La gestione dei rifiuti rimane un’area critica, con performance al di sotto delle aspettative. 

Una svolta promessa ma che non c’è stata
Il piano industriale 2020-2024 di Acea si era presentato come una svolta verso la sostenibilità e l’innovazione. Tuttavia, i risultati ottenuti sono stati deludenti, con obiettivi mancati e ritardi significativi. È necessario un ripensamento delle strategie e un impegno concreto per realizzare le promesse fatte ai cittadini e all’ambiente.


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