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Visco, ormai al passo d'addio, dà le sue ricette per il rilancio del Paese

- di: Redazione
 
Visco, ormai al passo d'addio, dà le sue ricette per il rilancio del Paese
L'Italia deve affrontare un'altra sfida e per questo Ignazio Visco, che tra poche settimane lascerà il suo incarico di governatore della Banca d'Italia, chiede al governo di agire sul fronte del debito pubblico, che tanto preoccupa gli investitori. Una richiesta che, come ha detto nel corso di una intervista al Financial Times, punta l'attenzione sull'urgenza di intervenire, per ridurlo, sul deficit fiscale e, quindi, attuare le riforme necessarie per dare slancio alla ripresa economica, riaccendendo la fiducia degli investitori sul nostro Paese.
Visco comunque, andando contro una narrazione che molto ha attecchito in ambienti del governo e della maggioranza, ha detto di non credere che contro il Paese e il suo futuro stiamo scommettendo forse esterne. Su punto il governatore è stato netto: "Non penso ci sia speculazione contro l'Italia. Penso si tratti sostanzialmente delle preoccupazioni sulla crescita dell'economia sul lungo termine".

Visco, ormai al passo d'addio, dà le sue ricette per il rilancio del Paese

''Il restart dell'economia ci sarà, ma sarà graduale - ha detto ancora Visco -. Dipenderà dalle politiche di stabilizzazione, dalle misure di recovery che saranno messe in campo ma soprattutto dalla ripresa dei consumi e degli investimenti. In questa fase il risparmio precauzionale è ancora molto elevato, a causa della percezione del rischio sanitario''.
Uno degli argomenti toccati dal governatore della Banca d'Italia è stato quello delle banche. Per Visco, grazie alle garanzie sui crediti e alle moratorie, il sistema del credito ''ha garantito il mantenimento delle condizioni di crescita'', come testimoniano i crediti netti erogati da febbraio ad oggi che, ha aggiunto, sono cresciuti di 50 miliardi, contro il calo di 10 miliardi dello stesso periodo del 2019. Su questo Visco è stato molto chiaro, sostenendo che le banche ''devono continuare ad effettuare prestiti, anche se il rischio di credito non deve essere minimizzato. Le perdite probabili devono essere messe subito in bilancio''.

Ai mercati, ha detto ancora Visco, bisogna rispondere guardando ad un ampio temine temporale, ma anche con iniziative concrete per il breve e medio periodo. Su questo il governatore sembra dissentire dalla soluzione di affidarsi al sostegno del risparmio interno per le sue necessità di prestito.
In ogni caso per Visco le misure di risposta economica alla pandemia ''sono state efficaci, quelle fiscali hanno sicuramente alleviato grandemente i problemi per le imprese e gli individui''. Nella sua amplissima disamina, Visco ha anche parlato del problema dei crediti deteriorato, per il quale ha ipotizzato che ''ci sarà un aumento dei npl e il rischio è di un aumento repentino, tuttavia credo che le stime siano esagerate e non tengono conto dei cambiamenti forti che ci sono stati nel trattamento dei crediti deteriorati''.

Quale quindi la migliore risposta? ''Noi diciamo di dare credito ma siamo consapevoli che ci sono imprese che avranno difficoltà a recuperare. La raccomandazione è quella del buon senso: le banche devono dare prestiti ma il rischio della ripresa non deve essere minimizzato''.
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