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Energia: la domanda europea rende la Norvegia ancora più ricca

- di: Diego Minuti
 
Energia: la domanda europea rende la Norvegia ancora più ricca
L'Europa, alla frenetica ricerca di alternative all'energia che arrivava dalla Russia prima dell'invasione dell'Ucraina, ha aumentato la domanda del petrolio e del gas norvegese, con evidenti ricadute economiche che stanno creando qualche malumore. Come quelli manifestati dal primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, che ha ''bussato'' ad Oslo e che ha puntato il dito contro i giganteschi profitti di petrolio e gas della Norvegia, come conseguenza della guerra. Lo ha fatto invitando la  Norvegia, senza tanti giri di parole, a utilizzare questa  manna per sostenere i Paesi più colpiti, a cominciare dalla stessa Ucraina. Una argomentazione che da qualche settimana anima un dibattito in Norvegia, dove alcuni si chiedono se si sta facendo abbastanza per combattere la guerra scatenata dalla Russia, aumentando gli aiuti economici all'Ucraina e aiutando i Paesi vicini a porre fine alla loro dipendenza dall'energia russa per alimentare l'industria, generare elettricità e fare andare ancora avanti i veicoli. Alcuni Paesi, come Spagna e Italia, hanno approvato nuove tasse sugli extra-profitti delle compagnie petrolifere e del gas per aiutare le famiglie a fare fronte all'aumento delle bollette energetiche, ora esacerbate dalla guerra. La Gran Bretagna sta pensando di fare lo stesso.

Morawiecki chiede alla Norvegia di andare oltre, inviando petrolio e profitti ad altre nazioni. La Norvegia, uno dei paesi più ricchi d'Europa, ha impegnato l'1,09% del suo reddito nazionale per lo sviluppo all'estero, una delle percentuali più alte al mondo, inclusi oltre 200 milioni di dollari in aiuti all'Ucraina. Con le casse di petrolio e gas che si gonfiano, alcuni vorrebbero vedere ancora più soldi stanziati per alleviare gli effetti della guerra. Il colosso energetico norvegese Equinor, che è di proprietà dello Stato, ha guadagnato quattro volte di più nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Questo ha portato il governo a rivedere le sue previsioni di reddito dalle attività petrolifere a 933 miliardi di corone norvegesi (97 miliardi di dollari) quest'anno, più del triplo di quanto ha guadagnato nel 2021. La stragrande maggioranza sarà incanalata nell'enorme fondo sovrano della Norvegia, il più grande del mondo, costituito per sostenere il Paese quando il petrolio si esaurirà. 
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