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L’Agenzia per la Cybersicurezza assegna al Public Cloud Netalia le qualificazioni per trattare i dati strategici del Paese

- di: Daniele Minuti
 
L’Agenzia per la Cybersicurezza assegna al Public Cloud Netalia le qualificazioni per trattare i dati strategici del Paese
Netalia diventa ufficialmente uno dei primi cloud provider a essere stati abilitati dall'Agenzia per la Cybersicurezza al trattamento dei dati strategici della Pubblica Amministrazione, tramite il ricevimento delle qualificazioni QI3 e QC3 per l’infrastruttura e i servizi IaaS e PaaS.
Il mandato permetterà al Public Cloud Netalia di prendere in gestione i dati più delicati della PA, da quelli strategici (e quindi di competenza di Forze Armate, Giustizia e Difesa) a quelli critici, fino a quelli ordinari dei cittadini.

L’ACN assegna al Public Cloud Netalia le qualificazioni per trattare i dati strategici del Paese

Una concessione che conferma ancora una volta la bontà del processo di crescita intrapreso da Netalia oltre 10 anni fa, accreditandosi come piattaforma abilitante per la digitalizzazione del Paese intero e supportando un ecosistema che si sta progressivamente delineando come chiave per la competitività del Sistema Paese.

Quello delle qualificazioni ACN è un obiettivo che Netalia ha centrato in tempi molto rapidi e che porterà tutti i carichi applicativi sulla piattaforma, in modo da poter essere eseguiti su un unico portale che garantisca contestualmente standard di sicurezza e affidabilità di primo livello, oltre a un perimetro giuridico certo. Inoltre, si tratta dell'ennesima prova del modello in cui Netalia crede con forza, con lo sviluppo delle imprese italiane e della loro competitività ritenuto l'obiettivo ultimo delle strategie di gruppo. 

Michele Zunino, Amministratore Delegato di Netalia (nella foto), ha commentato: "Tra i primi, e contro corrente, abbiamo sollevato il tema della sovranità dei dati nel contesto dell’interesse nazionale e la necessità di un impianto regolatorio che la proteggesse, accompagnando nella definizione di modelli operativi per la trasformazione digitale. Il traguardo di oggi va ben oltre il possesso di requisiti tecnici ineccepibili, è un riconoscimento complessivo al nostro progetto, a una visione lungimirante che oggi ci posiziona nel ristrettissimo gruppo di partner del Public Cloud italiano".
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