L’aumento dei costi dell’energia e la necessità di ridurre l’impatto ambientale stanno spingendo sempre più aziende italiane a cercare soluzioni alternative al gas naturale per il riscaldamento industriale. La risposta sembra arrivare dall’elettrificazione dei processi termici, un passaggio che fino a pochi anni fa sembrava impensabile su larga scala, ma che oggi, grazie all’innovazione tecnologica e alla crescente produzione di energia da fonti rinnovabili, sta diventando una strada percorribile.
Le aziende italiane che provano a fare a meno del gas: l'elettrificazione industriale è la nuova frontiera?
Oltre a una questione economica, questa trasformazione è dettata anche dagli obiettivi climatici imposti dall’Unione Europea, che punta alla riduzione delle emissioni di CO₂ entro il 2030 e alla neutralità carbonica entro il 2050. In questo scenario, le imprese devono adattarsi rapidamente, riducendo la loro dipendenza dai combustibili fossili senza compromettere produttività ed efficienza.
L’evoluzione dell’industria verso il calore elettrico
Per decenni, il gas naturale è stato il combustibile principale per il riscaldamento industriale, utilizzato per generare calore ad alte temperature in settori come la chimica, la siderurgia, l’alimentare e il manifatturiero. Tuttavia, la crisi energetica ha messo in discussione questo modello, spingendo molte aziende a considerare alternative più sostenibili.
La soluzione più promettente è rappresentata dalle caldaie elettriche industriali e dalle pompe di calore ad alta temperatura, che sfruttano l’energia elettrica per generare calore con un’efficienza superiore rispetto alle caldaie a gas. A differenza dei generatori a combustione, queste tecnologie non producono emissioni dirette e possono essere alimentate con elettricità da fonti rinnovabili, riducendo drasticamente l’impronta carbonica dei processi produttivi.
Vantaggi e ostacoli della transizione elettrica
Se da un lato l’elettrificazione industriale promette benefici ambientali ed economici a lungo termine, dall’altro presenta alcune criticità tecniche e infrastrutturali. Uno dei principali ostacoli è l’alto fabbisogno di potenza elettrica, che richiede un adeguamento delle reti di distribuzione aziendali. Ad esempio, una caldaia elettrica con una potenza di 1.500 kW è necessaria per sostituire un generatore a gas che produce 2 tonnellate di vapore all’ora. Questo significa che molte aziende devono investire in nuove connessioni alla rete elettrica o in sistemi di accumulo energetico per gestire i picchi di consumo.
Un’altra sfida è rappresentata dal costo dell’elettricità rispetto al gas. Sebbene il prezzo del gas naturale sia aumentato notevolmente negli ultimi anni, l’energia elettrica continua ad avere un costo più elevato per unità di energia prodotta. Per rendere l’elettrificazione conveniente, è essenziale che le aziende ottimizzino i loro consumi attraverso strategie di efficienza energetica e sfruttino al massimo le tariffe agevolate per l’energia rinnovabile.
Soluzioni ibride: un compromesso tra innovazione e praticità
Per molte aziende, una transizione immediata al 100% elettrico è ancora troppo onerosa. Per questo motivo, si stanno diffondendo sistemi ibridi che combinano caldaie a gas con elementi elettrici, permettendo di sfruttare l’energia elettrica quando è più conveniente e mantenere il gas come backup. Questa flessibilità aiuta le aziende a ridurre gradualmente la loro dipendenza dai combustibili fossili senza dover affrontare costosi interventi infrastrutturali.
Ad esempio, molte imprese stanno adottando pompe di calore industriali ad alta temperatura, che possono lavorare in combinazione con caldaie tradizionali per ridurre il consumo di gas fino al 50%. Questi sistemi sono particolarmente efficaci nei settori che richiedono temperature fino a 200°C, come la produzione alimentare e il tessile.
L’importanza dello stoccaggio energetico
Per rendere l’elettrificazione ancora più vantaggiosa, molte aziende stanno investendo in sistemi di accumulo di energia, che permettono di immagazzinare elettricità nei momenti di basso costo e utilizzarla quando necessario. Tra le tecnologie più promettenti c’è il Magaldi Thermal Energy Storage (MGTES), un innovativo sistema di accumulo di calore che utilizza sabbia come mezzo per conservare l’energia termica. Questo sistema consente di ridurre i consumi di gas e migliorare l’efficienza energetica degli impianti industriali.
L’uso di batterie industriali, inoltre, sta diventando sempre più diffuso tra le aziende che producono energia da fonti rinnovabili. Installando impianti fotovoltaici e accumulando l’energia prodotta, le imprese possono ridurre la dipendenza dalla rete elettrica e abbattere i costi operativi nel lungo periodo.
Case study: Vi-Technik e il risparmio energetico con il riscaldamento elettrico
Un esempio concreto di questa trasformazione è rappresentato dall’azienda Vi-Technik, che ha deciso di elettrificare il proprio impianto di riscaldamento industriale. Inizialmente, l’azienda utilizzava termostrisce a gas per riscaldare il capannone, ma il sistema si è rivelato inefficiente e costoso.
Dopo aver valutato diverse alternative, Vi-Technik ha optato per l’installazione di aerotermi elettrici VLK Air, combinati con destratificatori per migliorare la distribuzione del calore. Grazie a questa soluzione, l’azienda è riuscita a ridurre il consumo energetico da 120 kW a soli 45 kW, migliorando il comfort lavorativo e abbattendo i costi di riscaldamento.
Questo caso dimostra come l’elettrificazione, se implementata con le giuste tecnologie, possa rappresentare un’opportunità concreta per ridurre i costi energetici e migliorare la sostenibilità aziendale.
Il futuro dell’industria italiana senza gas
L’elettrificazione dei processi termici è destinata a diventare una delle principali strategie per ridurre la dipendenza dell’industria italiana dal gas naturale. Sebbene ci siano ancora sfide tecniche ed economiche da affrontare, la combinazione di tecnologie innovative, sistemi di accumulo e incentivi per le energie rinnovabili potrebbe accelerare questa transizione.
Con il supporto delle politiche governative e l’evoluzione delle infrastrutture elettriche, il settore industriale potrebbe riuscire nei prossimi anni a ridurre drasticamente le emissioni di CO₂ e migliorare la competitività delle imprese italiane nel contesto globale. Le aziende che si muoveranno per prime in questa direzione avranno un vantaggio significativo, sia in termini di risparmio energetico che di posizionamento sul mercato.