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RC auto: come la mobilità elettrica cambierà equilibri e strategie di mercato

- di: Barbara Bizzarri
 
RC auto: come la mobilità elettrica cambierà equilibri e strategie di mercato

Lo studio “Move to the future: E-mobility on its way”, realizzato da IIA–Italian Insurtech Association e EY, in collaborazione con Ima Italia Assistance e FairConnect con l’obiettivo di mappare lo stato dell’arte e l’evoluzione della mobilità elettrica in Italia e di evidenziare le sfide poste dall’elettrico alle compagnie assicurative ma anche le opportunità per il settore derivanti da una sempre maggiore diffusione di questi veicoli, evidenzia che la mobilità elettrica in Italia sta evolvendo e l’offerta assicurativa deve necessariamente adattarsi ai cambiamenti legati ai nuovi macro-trend di sostenibilità ambientale, multi-modalità degli spostamenti e svincolo dalla prerogativa di possesso rispetto alle nuove modalità di sharing e noleggio a lungo termine. Il campione intervistato comprende tutti i principali player assicurativi in Italia attivi nel mondo motor e dell’assistenza stradale (ramo 18), oltre ad altri protagonisti di rilievo per il mondo dell’auto e della micromobilità elettrica.

RC auto: come la mobilità elettrica cambierà equilibri e strategie di mercato

“Ci troviamo di fronte a un cambiamento radicale per uno dei comparti fondamentali del mercato assicurativo. I 13 miliardi di euro di premi auto del mercato assicurativo sono chiaramente oggetto di nuove strategie volte a difendere o aumentare le attuali market shares. I player che sapranno mettere a terra le innovazioni di prodotto e di processo distributivo più coerenti ed efficaci rispetto al futuro della mobilità nazionale ne usciranno vincenti - ha dichiarato Gerardo Di Francesco, Segretario Generale IIA -. La collaborazione tra compagnie, player automotive e operatori di micromobilità, permetterà di rispondere maggiormente ai bisogni di tutela e sicurezza dei consumatori, oggi in cerca di soluzioni personalizzate, come il pay-per-use e coperture embedded al bene o al servizio di mobilità. Questa transizione determinerà un cambiamento importante dell’offerta e ritengo sia un’ottima notizia l’evidente interesse e il numero di soggetti che stanno già sperimentando e realizzando innovazione assicurativa in tal senso.”

Le nuove tecnologie e l’incremento della smart mobility coinvolgeranno il ramo RC Auto, i cui premi oggi hanno raggiunto un valore di 13,1 mld € in Italia (dati IVASS 2021), grazie al fatto di essere l’unico ramo del mondo assicurativo pull e non push, data la sua obbligatorietà. Questo pone tutti i player del mondo assicurativo di fronte all’importante sfida di rivoluzionare i propri prodotti e le modalità di fruizione, nonché di avviare partnership con player del mondo insurtech e automotive. I leader di mercato prevedono infatti perdite su questo ramo di business e i principali player si stanno già muovendo verso altre aree come, ad esempio, Health&Wellness.

Secondo lo studio, il 71% delle compagnie intervistate include già nella propria offerta prodotti assicurativi specifici per la e-mobility, mentre un ulteriore 23% ne sta valutando l’introduzione. A dominare il settore nei prossimi anni saranno l’embedded insurance, ossia la vendita di prodotti assicurativi in combinazione con prodotti da assicurare, e la mobility-as-a-service, un servizio che, grazie a una piattaforma digitale, consente agli utenti di pianificare, prenotare e pagare diverse soluzioni di mobilità. Entrambi i prodotti sono visti come i più promettenti dal 71% del campione intervistato, ma soltanto il 41% e il 29%, rispettivamente, li includono oggi all’interno della propria offerta, evidenziando la necessità di un intervento strategico per colmare questo gap e muoversi al passo della lenta ma ormai inesorabile avanzata dell’elettrico.

Lo scenario risulta essere piuttosto favorevole alla creazione di nuove partnerships con attori altamente innovativi e specializzati. La grande maggioranza degli intervistati (88%) dichiara di aver già avviato delle collaborazioni a livello di ecosistema con altre categorie di player; spiccano in particolar modo le società automotive (65%), tech player e fornitori di dispositivi IoT (47%) e operatori di micro-mobilità (41%).

Il 76% degli intervistati include nella propria offerta prodotti legati alla micro-mobilità. In particolare, il 29% delle compagnie offre alla clientela dei prodotti ad hoc per bici o monopattino, mentre il 47% include questa tipologia di protezione all’interno di una copertura più ampia dedicata alla ‘mobilità urbana’ nel suo complesso (RC auto standard o copertura capofamiglia). Un ulteriore 12% ha intenzione di sviluppare questa tipologia di prodotti in futuro, pur non avendoli ancora integrati nella propria offerta.

Il 41% del campione ritiene che, a dominare il mercato della mobilità, sarà soprattutto il trend del “pay-per-use”, modello fondato sul passaggio dall’ “ownership” all’”usership” del mezzo, in cui i costi sono basati sull’effettivo utilizzo del veicolo. Questa transizione comporterà un passaggio a nuovi prodotti assicurativi e influenzerà fortemente anche l’offerta tradizionale delle compagnie. Ad esempio, dal punto di vista dell’andamento della raccolta media dei premi sull’RC Auto gli intervistati si dividono tra chi ritiene che la raccolta non subirà particolari variazioni (41%), e chi si aspetta un incremento nei prossimi anni dovuto alla spinta inflattiva e alla ripresa delle naturali abitudini di spostamento dopo la crisi pandemica (41%), in maniera indipendente rispetto alla progressiva diffusione dell’elettrico.

“Anche se al settore assicurativo non viene richiesto di configurarsi come l’orchestratore unico nell’evoluzione verso la mobilità elettrica, è innegabile come le compagnie assicurative italiane possano svolgere un ruolo chiave nel facilitare questa tendenza, sviluppando prodotti specifici e offrendo incentivi per continuare a rispondere ai bisogni di tutela e sicurezza dei loro clienti in questa delicata fase di transizione, agendo in sinergia con gli altri attori dell’ecosistema come operatori della mobilità, distributori di energia e produttori di veicoli - afferma Marco Concordati, Partner di EY -. Le opportunità fornite dalla e-mobility sono molteplici per il comparto: dallo sviluppo di coperture dedicate a componenti specifiche dei veicoli elettrici, alla possibilità di proporre polizze per i rischi emergenti come quello cyber. Ad oggi sono già tanti i player che si sono mossi in questo senso con offerte dedicate alla mobilità elettrica, ma a distinguersi sul mercato saranno gli attori in grado di posizionarsi strategicamente per cogliere le peculiarità dei profili di rischio dei veicoli elettrici e passare da un semplice posizionamento commerciale ad un business effettivamente profittevole”.

Il cambiamento in atto è già evidente nel mondo dell’assistenza stradale (Ramo 18), in cui gli operatori hanno dovuto evolvere rapidamente il loro modello operativo adattandosi alle specificità dell’intervento richieste dai veicoli elettrici: dal garantire la ricarica o il cambio batteria in loco, alla formazione di un ecosistema di competenze e fornitori di componentistica avanzata in grado di rispondere prontamente ai bisogni specifici e tecnologici delle auto elettriche, anche in caso di anomalie nel software. Si tratta nella maggior parte dei casi di prodotti da sviluppare ex-novo per garantire un vero vantaggio competitivo.

La ricerca EY-IIA, inoltre, sottolinea la carenza di personale tecnico specializzato sui veicoli elettrici e la conseguente necessità di re-skill e up-skill degli operatori del settore assicurativo tramite sessioni di training e di formazione. Infine, dall’analisi emerge anche la necessità di ripensare il posizionamento per soddisfare i clienti più sensibili ai temi della sostenibilità, garantendo ad esempio auto sostitutive di tipo elettrico o veicoli di micro-mobilità che permettano all’assicurato di arrivare a destinazione con modalità sostenibili.

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