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Droni russi in Polonia, Varsavia invoca l’articolo 4 della NATO

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Droni russi in Polonia, Varsavia invoca l’articolo 4 della NATO

La scorsa notte, droni russi hanno sorvolato e colpito il territorio polacco, generando un’immediata crisi diplomatica e militare. Varsavia ha denunciato l’episodio come “una provocazione su larga scala” e il primo ministro Donald Tusk ha deciso di invocare l’articolo 4 del Trattato NATO, che prevede la consultazione immediata tra gli alleati in caso di minaccia alla sicurezza di un Paese membro.

Droni russi in Polonia, Varsavia invoca l’articolo 4 della NATO

Le autorità polacche hanno confermato l’intervento dei caccia F-16 per intercettare i velivoli senza pilota, supportati da aerei da ricognizione italiani. L’episodio ha riacceso i timori di un’escalation che potrebbe portare il conflitto russo-ucraino a coinvolgere direttamente l’Alleanza Atlantica.

Varsavia mobilita l’Europa
Tusk ha avuto una serie di colloqui con i principali leader europei, tra cui Emmanuel Macron, Keir Starmer, Volodymyr Zelensky, Giorgia Meloni, Friedrich Merz e Mark Rutte. “Ho ricevuto non solo parole di solidarietà, ma soprattutto proposte di sostegno concreto”, ha dichiarato il premier, sottolineando come la Polonia si trovi “più vicina che mai al rischio di una guerra mondiale”. Zelensky ha rilanciato la necessità di uno “scudo europeo” capace di proteggere lo spazio aereo dei Paesi dell’Est. Dal Quirinale, il presidente Sergio Mattarella ha richiamato la memoria del 1914, avvertendo che l’Europa si trova “su un crinale simile a quello che portò alla Prima guerra mondiale”.

Mosca nega responsabilità
Il Cremlino ha replicato affermando che i droni erano diretti contro obiettivi ucraini e non polacchi, accusando Varsavia di “diffondere miti per aggravare il conflitto”. La posizione ufficiale russa è che non vi sia stata alcuna intenzione di colpire la Polonia, ma la versione non ha convinto le capitali occidentali, che considerano l’episodio come un salto di qualità nelle provocazioni di Mosca. Intanto, fonti della difesa polacca parlano di “coordinamento operativo” tra droni russi e sistemi radar lungo il confine, rafforzando l’ipotesi di un attacco deliberato.

Le reazioni internazionali
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato l’incidente con toni enigmatici: “Perché Mosca viola lo spazio aereo polacco con droni? Ci siamo”. Un messaggio interpretato come la conferma della disponibilità americana a sostenere Varsavia e gli alleati. Giorgia Meloni ha assicurato “piena solidarietà” al governo polacco e partecipazione alle operazioni di sorveglianza. Dall’Unione Europea, Ursula von der Leyen ha ribadito che Bruxelles è impegnata “nella lotta per un continente unito, indipendente e in pace” e ha annunciato la costruzione di un “muro anti-droni” lungo il confine orientale.

L’ombra di un conflitto allargato

L’invocazione dell’articolo 4 della NATO rappresenta un passaggio cruciale: non implica ancora un intervento militare diretto, ma apre a consultazioni urgenti che potrebbero portare a un rafforzamento della presenza alleata in Polonia. Nel frattempo, le basi aeree polacche sono state poste in stato di massima allerta, mentre la popolazione delle regioni orientali ha ricevuto istruzioni di emergenza. Le dichiarazioni di Tusk e Mattarella, unite al pressing di Zelensky, delineano un quadro di tensione crescente in cui il margine di errore si assottiglia. L’Europa si trova a fronteggiare uno scenario che molti definiscono il più pericoloso dalla fine della Guerra Fredda.

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