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Ucraina: domenica a Gedda i colloqui dopo l’accordo Trump-Putin per un cessate il fuoco parziale di 30 giorni

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Ucraina: domenica a Gedda i colloqui dopo l’accordo Trump-Putin per un cessate il fuoco parziale di 30 giorni

Dopo settimane di intensi combattimenti e tensioni diplomatiche, l’Ucraina e la Russia hanno raggiunto un primo accordo per un cessate il fuoco parziale di 30 giorni, mediato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La decisione è stata annunciata dopo una lunga telefonata tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, durante la quale i due leader hanno discusso della possibilità di "normalizzare le relazioni" e porre fine, almeno temporaneamente, alle ostilità.

Ucraina: domenica a Gedda i colloqui dopo l’accordo Trump-Putin per un cessate il fuoco parziale di 30 giorni

Il cessate il fuoco, che entrerà in vigore nei prossimi giorni, prevede una sospensione degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine, un passo significativo dopo mesi di bombardamenti mirati che hanno messo a dura prova il sistema elettrico del paese. Tuttavia, l’accordo non implica un’interruzione totale delle operazioni militari, lasciando aperta la possibilità di combattimenti in altre aree.

Le condizioni della Russia: stop agli aiuti militari occidentali

Mosca ha accolto con favore l’accordo, ma ha chiarito che un cessate il fuoco più ampio sarà possibile solo se l’Occidente interromperà il flusso di armi e aiuti militari all’Ucraina. "Non possiamo accettare che Kiev continui a ricevere armamenti mentre cerchiamo di avviare colloqui di pace", ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

L’Occidente, però, non sembra intenzionato a fermare gli aiuti. Gli Stati Uniti, la NATO e l’Unione Europea hanno ribadito che il sostegno a Kiev continuerà finché necessario. Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che gli Stati Uniti valuteranno la situazione con attenzione ma che "la sicurezza dell’Ucraina non può essere sacrificata per un fragile cessate il fuoco".

Zelensky: "Non ci fidiamo della Russia"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto l’intesa con una certa cautela. "Un cessate il fuoco, anche parziale, è un passo positivo, ma dobbiamo essere consapevoli che la Russia lo utilizzerà per riorganizzarsi e indebolirci", ha dichiarato in un discorso televisivo.

Secondo Kiev, Mosca starebbe cercando di guadagnare tempo per rafforzare le proprie posizioni militari, mentre l’Ucraina, priva di un impegno chiaro da parte dell’Occidente per un ulteriore incremento degli aiuti, rischia di trovarsi in una posizione vulnerabile.

Nel frattempo, nelle ultime ore si sono registrate nuove esplosioni a Kiev, segno che la situazione rimane instabile. Le forze ucraine hanno attivato i sistemi di difesa antiaerea per intercettare possibili attacchi missilistici russi.

Domenica i colloqui a Gedda: una nuova speranza per la pace?
L’accordo per il cessate il fuoco sarà al centro dei colloqui di pace che si terranno domenica prossima a Gedda, in Arabia Saudita. L’incontro vedrà la partecipazione di delegazioni ucraine e russe, insieme a rappresentanti degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e di alcuni paesi arabi.

Secondo fonti diplomatiche, il vertice avrà lo scopo di verificare se il cessate il fuoco potrà essere esteso oltre i 30 giorni previsti e se esistono le basi per avviare un processo di pace più ampio.

Tra i punti chiave dell’agenda di Gedda ci sarà anche lo scambio di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina. Mosca e Kiev hanno concordato il rilascio di 175 detenuti da entrambe le parti, in quello che potrebbe essere un primo segnale di distensione.

L’Occidente diviso sul ruolo di Trump nella mediazione
L’intervento diretto di Donald Trump nel negoziato ha suscitato reazioni contrastanti tra gli alleati occidentali. Mentre alcuni leader europei hanno accolto con favore il suo impegno, altri temono che l’ex presidente stia cercando di rafforzare la sua immagine in vista delle elezioni americane del 2024, senza necessariamente garantire un accordo duraturo.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che "qualsiasi passo verso la pace è benvenuto, ma bisogna assicurarsi che la Russia non stia solo cercando di guadagnare tempo". Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso dubbi sulla reale volontà di Mosca di rispettare l’intesa, sottolineando che "la Russia ha più volte violato accordi simili in passato".

Quali prospettive per il futuro?
L’accordo per il cessate il fuoco rappresenta un’opportunità per ridurre la sofferenza della popolazione ucraina e avviare un dialogo più ampio sulla fine del conflitto. Tuttavia, le condizioni poste da Mosca e la diffidenza di Kiev rendono il processo estremamente fragile.

Se la tregua verrà rispettata e i colloqui di Gedda porteranno a progressi concreti, si potrebbe aprire la strada a un accordo di pace più solido. In caso contrario, il conflitto potrebbe riprendere con ancora maggiore intensità, aggravando la crisi umanitaria e destabilizzando ulteriormente l’Europa orientale.

Nel frattempo, il mondo osserva con attenzione: il destino dell’Ucraina, e forse degli equilibri geopolitici globali, dipende dalle prossime mosse dei leader coinvolti.

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