Ue: dal primo gennaio la Croazia adotta l'euro

- di: Redazione
 
Dal primo gennaio la famiglia della moneta unica comunitaria si allarga, con l'ingresso ufficiale della Croazia, che diventerà il ventesimo membro del ''club'' dell'eurozona. Come da prassi, già il 12 luglio scorso il Consiglio dell'Unione europea, dando via libera all'adesione, ha anche fissato il tasso di conversione della kuna, la moneta croata. Il rapporto sarà 1 euro/7,53450 kune, con la moneta comunitaria a diventare l'unica ad avere corso legale. Un passo di enorme importanza simbolica perché segna il perfezionamento di un percorso cominciato da tempo (la Croazia è membro del Consiglio d'Europa dal 1996 e dell'Unione europea del 2013) e che ora, con la moneta unica, vede il Paese raggiungere lo status di membro dell'Ue nell'accezione totale.

Ue: dal primo gennaio la Croazia adotta l'euro

La Croazia è un Paese cruciale dell'area balcanica, avamposto dell'Europa lungo il corridoio che raggiunge la Turchia e, quindi, il Medio Oriente. Peraltro in un'area, quella dei Balcani, che proprio in questi giorni sta vivendo un pericoloso innalzamento della tensione tra il Kosovo (Paese a maggioranza della popolazione di etnia albanese) e la Serbia, che lo considera ancora come una sua costola, sottrattagli senza rispettare la sua storia e che nelle ultime ore ha deciso di mettere in stato d'allerta il proprio esercito. La strada che Zagabria, negli ultimi vent'anni, ha percorso ha fatto tesoro della sua storia recente (non sono ancora sanate completamente le ferite lasciate dalla sanguinosa guerra degli anni '90, contro l'esercito dell'allora Jugoslavia, ad impronta serba, fatta per riaffermare il diritto a essere, più che sentirsi, indipendente), consolidando le proprie istituzioni democratiche ed aprendo la sua economia agli investimenti stranieri che ora si aspettano importanti.

La Croazia, peraltro, entra ora a fare parte della cosiddetta 'Area Schengen', che consente le libera circolazione ai cittadini (croati compresi) di 27 Stati. Un privilegio ambito, da cui sono stati invece esclusi Romania e Bulgaria, in conseguenza del veto dell'Austria preoccupata della eccessiva permeabilità dei due Stati rispetto al fenomeno dell'emigrazione illegale. Si va quindi realizzando il profetico processo ipotizzato dal padre dell'Unione, Robert Schuman; ''L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto''.
Tags: ue, esteri
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli