Unioncamere: "In Italia, solo un amministratore su quattro è donna"

- di: Daniele Minuti
 
L'Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere ha analizzato la situazione relativa alla posizione che le donne ricoprono nelle imprese italiane, in occasione dell'8 marzo. E la fotografia scattata dall'analisi mostra che, al momento, in posizioni di vertice, solamente un incarico su quattro è ricoperto da una donna.

Pubblicato l’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere

Lo studio registra comunque un miglioramento, con una crescita dello 0,88% delle donne al vertice delle imprese in Italia (+8.602) mentre però il numero di quelle che hanno cariche nel mondo imprenditoriale è sceso dello 0,46% (-12.000 fra dicembre 2019 e dicembre 2021), in virtù di un calo tra socie e titolari di imprese individuali, anche dovuto alle difficoltà delle imprese di piccole dimensioni.

Il report mostra che il numero di cariche di guida e amministrazione vede una diminuzione della presenza femminile man mano che si sale di responsabilità: "Le donne presidente sono infatti 33.645. Pur aumentando del 2,03%, restano comunque solo il 18,03% del totale. Maggior incidenza hanno invece le donne vice presidente: sono 18.327, rappresentano il 26,57% del totale e sono aumentate del 3,37% da dicembre 2019. Il maggior numero di incarichi riguarda soprattutto il ruolo di consigliere (225mila, pari al 25,4% del totale, in crescita del 2,52% rispetto a dicembre 2019). Le amministratrici sono poi 38.577, pari al 22,68%, in aumento del 4,48% rispetto a due anni fa. In diminuzione invece le consigliere/amministratrici delegate: oggi sono 4.532, rappresentano il 22,74% del totale e sono diminuite del 4,77%. Per quanto riguarda gli incarichi manageriali, si assottiglia la già sparuta platea dei direttori donna: sono 480, pari al 15,62% del totale e si riducono di 61 unità. Gran parte di queste donne ha fondato o partecipato alla fondazione di una delle imprese femminili oggi esistenti in Italia. Un milione e 342mila quelle registrate a fine 2021, pari al 22,13% del totale".

Il confronto con la fine del 2019 mostra stabilità (imprese femminili a +0,19%) con il Mezzogiorno che vede una buona crescita, con +7.646 imprese mentre il Centro denota un calo di 7.207 a fronte di un modesto aumento al Nord (+1.696).

Andrea Prete, Presidente di Unioncamere (nella foto), ha commentato: "Bisogna far crescere la presenza delle donne nelle imprese. I nostri studi mostrano che le donne sono più innovative, più attente ai valori della sostenibilità ambientale, più responsabili nei riguardi dei loro collaboratori. La crisi di questi anni è stata dura anche per questa componente fondamentale della nostra economia, che ha rallentato la sua crescita. Aiutare le donne d’impresa, come fanno da tempo le Camere di commercio attraverso i Comitati per l’imprenditorialità femminile, è però essenziale per accelerare la ripresa economica".
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