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Banca Ifis presenta il Market Watch sull'economia dello spettacolo, il fatturato supera i 54 miliardi nel 2022

- di: Barbara Bizzarri
 
Banca Ifis presenta il Market Watch sull'economia dello spettacolo, il fatturato supera i 54 miliardi nel 2022
Canzoni, intrattenimento, le immancabili polemiche e non solo: il Festival di Sanremo, che domani alzerà il sipario, muove un giro di ricavi pari a 60 milioni di euro, di cui 42 di ricavi pubblicitari Rai e 18 dall’impatto sul territorio ligure. È quanto emerge dalla ricerca realizzata da Banca Ifis, in occasione della sponsorizzazione di Casa Sanremo: il Market Watch, dal titolo “Economia dello Spettacolo e dell’Intrattenimento”, è stato realizzato con l'obiettivo di delineare lo stato di salute del comparto, che nel nostro Paese ha generato 54 miliardi di ricavi nel 2022, pari all’1,5% del Pil, e misurarne il valore economico e sociale. La ricerca, portata avanti da Banca Ifis nell’ambito di Kaleidos, il Social Impact Lab lanciato dalla Banca nel 2002 per promuovere progetti a elevato impatto sociale nelle tre aree di comunità, cultura e territorio, e benessere delle persone, ha evidenziato come uno dei settori più colpiti dalla pandemia da Covid19 abbia saputo riprendersi e tornare a crescere, producendo così valore. Secondo le stime, nel 2023 il trend positivo è destinato a salire del 3%, raggiungendo i 55,8 miliardi di euro a fine anno, grazie allo slancio nella produzione e distribuzione di contenuti, soprattutto per televisione e cinema. Merito anche del contributo apportato da una delle categorie più apprezzate dagli italiani, la musica, che i nostri connazionali ascoltano per 20,5 ore in media ogni settimana e che ritengono un’importante fonte di benessere individuale, con il 75% degli italiani che dichiara di sentirsi meno stressato quando ascolta la propria canzone preferita.

Ideato da Angelo Nicola Amato e Angelo Nizza nel 1951, il Festival della Canzone Italiana si svolge a Sanremo da oltre settanta anni, durante i quali ha saputo imporsi come la principale manifestazione dedicata alla musica e al costume italiano, trasformandosi in una vera e propria macchina organizzativa, in grado di coinvolgere sinergicamente amministrazioni pubbliche e operatori privati. La kermesse, infatti, porta ogni anno nella cittadina ligure e nelle aree limitrofe 41mila persone tra ospiti, organizzatori, staff e turisti. L’impatto di queste presenze ricade principalmente su alloggi (8,8 milioni di euro), ristorazione (2 milioni di euro), shopping (2 milioni di euro incluse spese al Casinò e ticketing dell’evento) e trasporti (0,6 milioni di euro). Oltre a queste somme, di particolare rilevanza è la cifra erogata da Rai al comune organizzatore, che si attesta sui 5 milioni di euro. Da sottolineare che proprio la Rai è fra i maggiori beneficiari del Festival: la raccolta pubblicitaria relativa alle sole attività di Sanremo è prevista in crescita di oltre il 9% nel 2023, per 46 milioni di euro rispetto ai 42 milioni di euro del 2022. A spingere la raccolta, il crescente consenso che la manifestazione continua a raccogliere, come dimostrano i dati di share medio, che superano i 10 milioni di telespettatori per tutte le cinque serate della manifestazione.

I numeri positivi del Festival di Sanremo sono i risultati più eclatanti di una economia italiana dello spettacolo e dell’intrattenimento che è tornata a brillare dopo le sofferenze del biennio pandemico. Nel 2022, il settore è cresciuto del 2% rispetto ai valori registrati nel 2019, ovvero l’ultimo anno pre-Covid. Esaminato nel dettaglio, la categoria dell’intrattenimento e dello spettacolo risulta composta da due differenti comparti. Da un lato ci sono le “attività core”, ovvero quelle che contribuiscono alla realizzazione di spettacoli e passatempi, come editoria (libri, giornali, periodici), prodotti per l’intrattenimento (giochi, videogiochi), ideazione e produzione di spettacoli (fotografia, danza) e artisti (cachet, diritti d’autore). Nel 2022, queste hanno registrato ricavi per 26,8 miliardi di euro, in crescita del +7% rispetto al 2019. Dall’altro lato ci sono invece le “attività funzionali”, cioè abilitanti alla realizzazione di materiale e alla distribuzione dei prodotti del comparto core, come diffusione di contenuti (cinema, teatri), riparazione e restauro (strumenti musicali), supporto alle rappresentazioni (noleggio apparecchiature), media (televisioni e così via). In particolare, le tv nel 2022 hanno registrato ricavi per 27,3 miliardi di euro, facendo segnare ancora un leggero decremento del -2% rispetto ai livelli del 2019. 

Market Watch di Banca Ifis - Economia dello Spettacolo e dell’Intrattenimento
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