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Gérard Depardieu condannato a 18 mesi con la condizionale per aggressione sessuale: un'icona francese davanti alla giustizia

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Gérard Depardieu condannato a 18 mesi con la condizionale per aggressione sessuale: un'icona francese davanti alla giustizia
Gérard Depardieu, uno dei volti più noti del cinema francese e internazionale, è stato condannato in Francia a 18 mesi di carcere con la condizionale per aggressioni sessuali. La sentenza, emessa da un tribunale parigino nella giornata del 13 maggio, arriva dopo mesi di inchieste e testimonianze che hanno coinvolto l’attore in una vicenda giudiziaria tanto complessa quanto delicata. I fatti risalgono a una serie di episodi avvenuti tra il 2021 e il 2022, durante le riprese di una produzione televisiva, quando alcune donne del cast e della troupe lo hanno accusato di comportamenti inappropriati e molestie reiterate.

Gérard Depardieu condannato a 18 mesi con la condizionale per aggressione sessuale

Secondo quanto ricostruito dai magistrati, Depardieu avrebbe ripetutamente rivolto commenti sessualmente espliciti, compiuto contatti fisici non consensuali e agito in modo molesto nei confronti di almeno tre donne coinvolte nella lavorazione della serie. Le testimonianze, raccolte con l’assistenza di un gruppo legale per la tutela delle vittime di molestie nei luoghi di lavoro, hanno tracciato un quadro costante di “pressioni, gesti inappropriati e abuso di posizione”, come descritto anche nel dispositivo della sentenza. L'attore ha sempre negato ogni addebito, sostenendo che le sue azioni “non avevano intenzione offensiva”.

Depardieu non era presente in aula: la reazione della difesa

Gérard Depardieu, 75 anni, non ha presenziato in aula al momento della lettura della sentenza. Il suo avvocato, Hervé Temime, ha dichiarato che il suo assistito “rispetta la decisione dei giudici, pur mantenendo la propria innocenza”. Non è ancora chiaro se la difesa presenterà appello. I giudici hanno optato per la sospensione della pena detentiva, assegnando una condizionale di 18 mesi, con l'obbligo per l’attore di seguire un percorso di sensibilizzazione sulle molestie e di non avvicinarsi alle persone offese. Il tribunale ha inoltre disposto un risarcimento danni da stabilire in separata sede civile.

Un colpo all’immagine pubblica dell’attore-simbolo

La vicenda giudiziaria infligge un colpo profondo all’immagine di Depardieu, da decenni ambasciatore informale della cultura francese nel mondo. Con oltre 200 film all’attivo, tra cui “Cyrano de Bergerac”, “Jean de Florette” e “1492 – La conquista del paradiso”, l’attore ha attraversato generazioni e scenari, conquistando premi e onorificenze in patria e all’estero. Ma da diversi anni la sua figura è stata segnata anche da controversie pubbliche: dal trasferimento fiscale in Belgio alla cittadinanza russa concessa da Vladimir Putin, fino alle frequenti uscite controverse su stampa e social.

Le reazioni: dal mondo del cinema alla politica

La condanna ha suscitato reazioni immediate in Francia. La ministra della Cultura Rachida Dati ha commentato con una nota secca: “Nessuna gloria artistica può giustificare abusi o impunità”. Diverse associazioni femministe hanno salutato la sentenza come “una vittoria simbolica per chi ha avuto il coraggio di denunciare”. Più cauta la reazione del mondo del cinema, dove alcuni colleghi si sono detti “scioccati ma non sorpresi”, alludendo a voci di comportamenti inappropriati che circolavano da anni nel settore. Il Centre National du Cinéma ha annunciato che verrà rivalutata la presenza di Depardieu nei progetti sostenuti con fondi pubblici.
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