Si è tenuta presso la Stazione di Roma Ostiense la visita istituzionale del “Treno del Ricordo”, progetto promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, con la collaborazione della Fondazione FS Italiane: lo storico treno attraverserà l'Italia, fungendo da mostra itinerante per mantenere vivo il ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata.
Torna a Roma il "Treno del Ricordo", per non dimenticare le vittime delle foibe
Sarà infatti ripercorso, con sette tappe all'interno dello stivale, il viaggio compiuto nel dopoguerra dagli esuli istriani, dalmati e fiumani: le quattro carrozze permetteranno ai visitatori di approfondire il tema legato alla tragedia delle foibe e dell'esodo, tramite un percorso multimediale costruito da pannelli informativi e testi recitati da una voce narrante.
All’evento hanno partecipato Maria Teresa Bellucci, Vice Ministro del Lavoro e delle politiche sociali; Massimiliano Maselli, Assessore all'Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio; Ornella Segnalini, Assessora ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture, delegato del Sindaco di Roma; Lamberto Giannini, Prefetto di Roma; Fabrizio Dell’Orefice, Responsabile Relazioni Istituzionali Ferrovie dello Stato Italiane e Federico Mollicone, Presidente VII Commissione (cultura, scienza e istruzione) della Camera dei Deputati.
La partenza di questo viaggio della memoria è stata il 10 febbraio, da Trieste, con le tappe successive a Padova, Bologna, Roma, Napoli e Lecce, prima di concludere il percorso a Sassari e celebrare poi una cerimonia di chiusura a Fertilia, frazione di Alghero, che nel 1948 accolse gli esuli.
Il Treno del Ricordo è realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.