Dopo le dimissioni dell’assessore alla Casa Guido Bardelli, travolto dalle inchieste sull’urbanistica, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha annunciato un significativo riassetto delle deleghe nella giunta comunale. La mossa più discussa è stata l’assunzione diretta da parte di Sala della delega alla Sicurezza, una decisione che ha scatenato critiche sia dal centrodestra che da alcuni esponenti della maggioranza di centrosinistra.
La ridistribuzione delle deleghe ha visto anche lo “spacchettamento” dell’assessorato alla Casa. Al posto di Bardelli, il Partito Democratico ha proposto Fabio Bottero, ex sindaco di Trezzano sul Naviglio, che assumerà il ruolo di assessore all’Edilizia Residenziale Pubblica. Il Piano Casa, un progetto ambizioso del Comune per realizzare 10.000 appartamenti a prezzi accessibili per la classe media, è stato invece affidato a Emmanuel Conte, nuovo assessore al Bilancio, Demanio e Piano Casa.
Marco Granelli, precedentemente responsabile della Sicurezza, è stato spostato al ruolo di assessore alle Opere Pubbliche, Cura del Territorio e Protezione Civile. Le funzioni di indirizzo politico relative alla sicurezza saranno ora gestite dal Comitato Strategico per la Sicurezza e la Coesione Sociale, presieduto dal sindaco Sala e dalla vice sindaca Anna Scavuzzo.
Le critiche del centrodestra
La decisione di Sala di assumere direttamente la delega alla Sicurezza non è passata inosservata. Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Comune, ha commentato con toni sarcastici: “Sala pensa di essere Batman a Gotham City e di poter risolvere lui, al posto del già commissariato Granelli, il problema della sicurezza in città”. La critica è stata ripresa anche da Fratelli d’Italia, secondo cui la redistribuzione delle deleghe non farà altro che aumentare “il caos in giunta ed è una brutta scelta”.
Le reazioni della maggioranza
Anche all’interno della maggioranza non mancano le perplessità. Giulia Pastorella, consigliera comunale e vicepresidente di Azione, ha espresso dubbi sul metodo di lavoro del sindaco: “La riorganizzazione delle deleghe amministrative, arrivata senza alcun tipo di condivisione, solleva i soliti dubbi sul modo in cui vengono prese le decisioni”. Pastorella ha aggiunto che è “sbagliato che un problema così pressante come quello della sicurezza non sia affidato a un assessorato specifico, ma sia diventata una delega diretta al sindaco”.
D’altro canto, il Partito Democratico ha accolto con favore la nomina di Bottero. Alessandro Capelli, esponente del Pd Milano metropolitana, ha dichiarato: “Come noto, per noi era importante che entrasse in giunta una figura politica. Fabio Bottero è stato un ottimo sindaco per dieci anni, è stato indicato nella rosa proposta dalla segreteria e apprezzato trasversalmente dentro il Partito Democratico”.
Il contesto della sicurezza a Milano
La sicurezza è da sempre un tema delicato a Milano, una città che negli ultimi anni ha visto crescere le tensioni sociali e le preoccupazioni dei cittadini. La decisione di Sala di prendere in mano la delega riflette l’urgenza di affrontare il problema, ma rischia di essere percepita come una mossa autocratica. Il Comitato Strategico per la Sicurezza e la Coesione Sociale, di cui fanno parte anche esperti e rappresentanti della società civile, dovrà dimostrare di poter gestire efficacemente le sfide legate alla sicurezza urbana.
Sala ci si gioca la carriera politica
Il riassetto della giunta milanese rappresenta una svolta significativa nella gestione della città, ma le polemiche sollevate dalle opposizioni e dalla stessa maggioranza lasciano intravedere tensioni che potrebbero ripercuotersi sui prossimi mesi di governo. La sfida per Sala sarà quella di dimostrare che la sua scelta di assumere direttamente la delega alla Sicurezza non è un atto di protagonismo, ma una risposta concreta alle esigenze dei cittadini. In sostanza, Sala ci si gioca la carriera politica.